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Lunedì 02 MAGGIO 2011
Alcol e giovani: proposte di prevenzione bipartisan

I pericoli per la salute, gli incidenti del sabato sera, il fenomeno del binge drinking. Se ne è discusso a Roma in un Convegno, dove Cursi (Pdl), Giovanardi (Pdl) e Marino (Pd) hanno avanzato proposte per prevenire l’abuso di alcol soprattutto tra i più giovani.

Il consumo di alcol in Italia sta cambiando. A fronte di un leggero calo dei consumatori (tra le persone con più di 11 anni erano il 68,5 % nel 2009, ridotti al 65,7% nel 2010), cresce il consumo fuori dai pasti (38% nel 2010) e si va diffondendo anche tra i giovanissimi il binge drinking, ovvero l’assunzione in rapida successione di diversi tipi di alcolici con l’obiettivo dichiarato di ubriacarsi in fretta. Secondo i dati forniti da Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol Cnesps dell'Istituto superiore di sanità, 4 milioni di italiani praticano il binge drinking almeno una volta l’anno e di questi quasi un milione e mezzo hanno tra i 15 e i 24 anni, ma ben 450mila hanno meno di 15 anni.
A ciò si aggiunge che spesso dopo aver bevuto non si utilizza alcuna precauzione, mettendosi ugualmente alla guida di autovetture, moto o anche solo biciclette. Secondo dati dell’Iss e presentati dall’Ania, il 30% degli incidenti è causato da guidatori in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, ma nelle ore notturne questa percentuale sale al 70%. E ben il 43,2% degli incidenti stradali notturni avviene il venerdì e il sabato.
Intorno a questi dati si è discusso nel Convegno organizzato a Roma dall’Osservatorio Sanità e Salute, Alcol e giovani: dalla ricerca alla promozione della salute. La guida in stato di ebbrezza uno dei maggiori rischi per la sicurezza stradale. In particolare tutti gli intervenuti si sono applicati ad individuare strategie efficaci di dissuasione e prevenzione. “I tragici eventi di questi ultimi giorni conseguenti ai danni derivati dall’alcol – ha detto il senatore Cesare Cursi aprendo il convegno e riferendosi all’aggressione contro una pattuglia di carabinieri verificatasi in provincia di Grosseto – richiedono oltre che un maggiore impegno da parte del Governo e delle forze politiche anche il coinvolgimento diretto alla vigilanza e tutela della vita di ogni cittadino”. Ricordando i risultati avuti in termini di deterrenza, Cursi ha auspicato che si possano moltiplicare gli strumenti in dotazione alle pattuglie stradali per la misurazione del tasso alcolemico, ma anche che si organizzino nelle scuole momenti di informazione sui pericoli legati al consumo di alcol.
Una proposta condivisa dal senatore Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta del Senato sul Ssn, che però vorrebbe affidarla a testimonial particolarmente amati dai giovani, come ad esempio musicisti rock Marino ha poi sottolineato l’efficacia dell’Analizer espiratory gas, il dispositivo che blocca l’avvio dell’auto se chi guida ha un tasso alcolico sopra i limiti. Il dispositivo, “frutto del genio italiano” perché ideato da un professore dell’Università di Ferrara, potrebbe essere reso obbligatorio, almeno sulle nuove vetture, ma per farlo, ha detto Marino “serve uno sforzo politico” visto che  “per inserire dei dispositivi nei veicoli è necessaria una normativa dell’Unione europea”,che potrebbe essere in parte superata se tutele forze politiche italiane concordassero nell’introdurre una norma comportamentale, come è già avvenuto con il giubbotto fosforescente da tenere in macchina.
Anche il moderatore dell’incontro, Luciano Onder, ha richiamato alcune proposte di intervento già più volte avanzate: l’innalzamento a 18 anni dell’età da cui è possibile acquistare alcolici, l’applicazione di etichette shock sulle bottiglie come si è fatto sui pacchetti di sigarette, l’introduzione di ulteriori limitazioni nella pubblicità di alcolici.
A nome del Governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi, ha ricordato che “'la lotta all’abuso di alcol e droghe sta dando dei risultati sul territorio”, facendo riscontrare un calo nel numero di incidenti stradali e nella loro gravità. “Ma bisogna insistere”, in particolare contro chi si mette alla guida dopo aver assunto alcol o droghe: in questi casi “il veicolo deve essere sequestrato e venduto”, ha concluso Giovanardi.

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