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Giovedì 14 APRILE 2016
Sardegna. Carbonia, parte il progetto Adi della Rianimazione

Il progetto sperimentale, che avrà durata 4 mesi, riguarda l’assistenza domiciliare a pazienti in ventilazione meccanica facenti dell’associazione “Le Rondini” da parte di medici e infermieri della rianimazione di Carbonia che hanno dato adesione volontaria all'iniziativa.

Sulla base dell’accordo siglato ieri tra Regione, Asl di Carbonia, primari delle rianimazioni e medici, sull’assistenza domiciliare a pazienti ventilati facenti parte dell’associazione “Le Rondini”, parte oggi il progetto sperimentare di assistenza domiciliare da parte di medici e infermieri della rianimazione di Carbonia, che hanno dato adesione volontaria, nell’ambito di un progetto sperimentale che avrà una iniziale durata di quattro mesi. A darne notizia è una nota della Regione in cui si speiga che dopo tre mesi si farà il punto con famiglie, Asl e personale medico e infermieristico sui risultati raggiunti. La rendicontazione dell’attività avverrà mensilmente e la trasmissione alla Asl verrà effettuata dal primario della Rianimazione di Carbonia.

"L’attività domiciliare da parte dei medici che aderiscono al progetto - evidenzia la nota - dovrà tener conto della normativa sugli orari di lavoro, nell’interesse degli operatori stessi e dei pazienti".

L’accordo è stato siglato da Gianni Salis, Capo di Gabinetto dell’Assessore della Sanità, Silvio Maggetti, direttore sanitario della Asl di Carbonia, Tiziana Serci, primario della Rianimazione di Carbonia e, spiega la Regione, "potrà essere esteso con le stesse modalità al distretto di Iglesias".

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