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Venerdì 29 APRILE 2016
Maltrattamenti nelle strutture di ricovero. Mozione M5s: “Serve organismo indipendente per controlli più efficienti”

Depositata una mozione a prima firma Giulia Di Vita per contrastare le violenze nei confronti di minori, persone con disabilità e anziani che prevede anche l’obbligo di sistemi di videosorveglianza e di ispezioni pianificate e a sorpresa. "Di fronte ai troppi e ripetuti casi riportati anche dalle cronache è necessario compiere interventi che abbiano ricadute effettive sul territorio e all’interno delle strutture pubbliche e private". IL TESTO

“Per contrastare efficacemente ed eliminare i terribili e frequenti casi di violenze e maltrattamenti nei confronti dei soggetti più fragili, chiediamo l'istituzione di uno specifico organismo indipendente che svolga attività di ricerca e monitoraggio e l’introduzione dell'obbligo di predisposizione di sistemi di videosorveglianza presso le strutture socio-educative, sanitarie, riabilitative, residenziali e di ricovero, sia pubbliche che private accreditate, che si occupano a vario titolo dell'assistenza di minori, persone con disabilità e anziani”. Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali sintetizzano alcuni dei punti contenuti nella mozione a prima firma Giulia Di Vita.
 
L’obiettivo è quello di contrastare con maggiore efficacia ii maltrattamenti nei confronti “di tutti quei soggetti fragili che, proprio per questo, necessitano di un maggiore sostegno da parte della società. Di fronte ai troppi e ripetuti casi riportati anche dalle cronache è necessario compiere interventi che abbiano ricadute effettive sul territorio e all’interno delle strutture pubbliche e private come asili, scuole per l'infanzia o strutture socio-assistenziali. Sottolineiamo come il citato organismo indipendente che svolga attività di ricerca e monitoraggio, di cui chiediamo l’istituzione, è già previsto dalla Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità, che il nostro Paese ha siglato".
 
"Per questo attraverso la nostra mozione, tra l’altro, proponiamo anche che presso le strutture pubbliche e private accreditate debbano essere predisposti piani di ispezioni ministeriali sia ‘a sorpresa’ che programmate - spiegano i deputati del M5s -. Tali ispezioni dovranno essere realizzate su scala nazionale, in base all'incidenza territoriale dei soggetti fragili interessati, in relazione alla popolazione e al numero di strutture pubbliche o private presenti sul territorio di riferimento, anche in coordinamento con le Regioni, i nuclei ispettivi e di vigilanza e le aziende sanitarie locali”.
 
"Ancora, vogliamo che siano predisposti specifici uffici territoriali o sportelli del cittadino, realizzati anche in forma digitale con portali web dedicati, anche collegati con i nuclei ispettivi e di vigilanza e le aziende sanitarie locali, che consentano a parenti e operatori sociosanitari di denunciare, anche in forma anonima, episodi di violenza o maltrattamenti. Destinatari di tali segnalazioni, che avverranno secondo una procedura simile a quella del whistleblowing saranno, oltre all'organo direttivo della struttura interessata, anche il ministero del Lavoro e delle politiche sociali e l'organismo indipendente di ricerca e monitoraggio di cui, appunto, chiediamo l’istituzione”, conclude il M5s.

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