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Giovedì 05 MAGGIO 2016
Privacy. Pubblicato nuovo regolamento Ue. Da recepire entro 25 maggio 2018

Il Regolamento si prefigge l’obiettivo assicurare una disciplina uniforme ed armonizzata tra tutti gli Stati membri. Pubblicata anche direttiva una Direttiva che regola i trattamenti di dati personali nei settori di prevenzione, contrasto e repressione dei crimini. I TESTI

Sono stati pubblicati ieri sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea (GUUE) i testi del Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali e della Direttiva che regola i trattamenti di dati personali nei settori di prevenzione, contrasto e repressione dei crimini.
 
Si tratta del passaggio finale per l'entrata in vigore del nuovo "Pacchetto protezione dati", l'insieme normativo che definisce un quadro comune in materia di tutela dei dati personali per tutti gli Stati membri dell'UE.
 
Il Regolamento sarà vigente 20 giorni dopo la pubblicazione in GUUE, per diventare definitivamente applicabile in via diretta in tutti i Paesi UE a partire dal 25 maggio 2018, quando dovrà essere garantito il perfetto allineamento fra la normativa nazionale e le disposizioni del Regolamento.
 
La Direttiva, invece, sarà vigente da domani, 5 maggio, e da qual momento impegnerà gli Stati membri a recepire le sue disposizioni nel diritto nazionale entro 2 anni.
 
“Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea dei testi del Regolamento in tema di protezione dei dati e della Direttiva nelle attività di polizia e giustizia, si conclude uno dei più complessi, travagliati e rilevanti percorsi di riforma dell'Unione europea." Questo è il commento del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro.
 
"Il  Regolamento porta grandi novità sul piano della tutela dei diritti e degli strumenti previsti per responsabilizzare maggiormente le imprese stabilendo, al contempo, significative semplificazioni. Le nuove regole raccolgono certamente la sfida più importante: adeguare le norme di protezione dei dati ai cambiamenti determinati dall'incessante evoluzione delle tecnologie”.
 
“Ma, soprattutto - aggiunge Soro - nel momento in cui si fanno sempre più forti le spinte anacronistiche a creare "barriere" alla libera circolazione di beni e persone, il Regolamento raggiunge l'ambizioso obiettivo di assicurare una disciplina uniforme ed armonizzata tra tutti gli Stati membri, eliminando definitivamente le numerose asimmetrie che si erano create nel tempo. L'Europa, per quanto debba ancora ampiamente esprimere le sue potenzialità nello sviluppo di un vero mercato digitale, ha oggi la straordinaria opportunità di dimostrare la propria capacità di evolvere e di esportare, su scala mondiale, il proprio modello di protezione dei dati capace di coniugare al punto più alto i diritti delle persone con le esigenze delle imprese e del mercato".

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