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Giovedì 26 MAGGIO 2016
Medicina digitale. La tecnologia per la personalizzazione del percorso di cura. Al via il corso di formazione

Parte domani il corso di formazione MSD organizzato dal Center for Digital Health Humanities e OMNI e patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Politecnico di Milano. 25 Associazioni di Pazienti incontrano i maggiori esperti in Italia di medicina narrativa e digital health in 6 giornate con lezioni frontali e laboratori empirici per imparare a fare della narrazione uno strumento di empowermen.

Prende il via domani a Roma il corso di formazione MSD "Volere non Basta. Da un Nuovo Paziente a una Nuova Alleanza Terapeutica" organizzato dal Center for Digital Health Humanities e OMNI (Osservatorio Medicina Narrativa Italia) e patrocinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Politecnico di Milano. 25 Associazioni di Pazienti incontrano i maggiori esperti in Italia di medicina narrativa e digital health in 6 giornate con lezioni frontali e laboratori empirici per imparare a fare della narrazione - anche attraverso le più moderne tecnologie digitali - uno strumento di empowermen.

Il corso si aprirà con la presentazione di un’indagine qualitativa sui punti di contatto digitale nella relazione medico-paziente svolta presso tre delle Associazioni di Pazienti già coinvolte nelle precedenti edizioni del corso Volere non Basta (Epac onlus, Walce, Amici onlus) e curata da A. Boaretto di Personalive (società incubata presso Polihub del Politecnico di Milano). A seguire sei giornate di formazione (27-28 maggio, 10-11 giugno, 24-25 giugno) gestite da un panel molto ricco di esperti sul tema come docenti e con lectures di approfondimento di Daniela Minerva, Direttore di RSalute de La Repubblica, Eugenio Santoro, Irccs Istituto Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano e Sandro Spinsanti, Direttore Istituto Giano.

Le nuove tecnologie digitali hanno rivoluzionato il rapporto medico-paziente. Grazie agli strumenti messi a disposizione dalla digital health oggi è possibile, in tempo reale, accedere a dati e informazioni sempre aggiornati sulla nostra salute e, nello stesso tempo, comunicare e condividere con altri “pazienti come me” le paure, le aspettative, gli effetti dei farmaci.

Da una recente indagine condotta dalla Commissione Europea, emerge che il 59% degli intervistati ha utilizzato Internet per la ricerca di informazioni legate a temi di salute negli ultimi 12 mesi. Anche in Italia, secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, sempre più cittadini dichiarano di utilizzare i canali digitali per comunicare con il medico di base (16%, valore più che triplicato rispetto all’anno precedente). Il dato è confermato dai dati della ricerca svolta in collaborazione con Fimmg e Doxapharma su un campione di 656 medici di medicina generale: per comunicare con i propri pazienti, i medici di medicina generale utilizzano sempre più nuovi canali digitali, tra cui WhatsApp (53%, +33% rispetto al 2015). Questo empowerment digitale del paziente ne trasforma la capacità narrativa che - se correttamente incanalata verso la pratica clinica - diventa uno strumento fondamentale per costruire, insieme al medico, percorsi di cura personalizzati. Ed è proprio la medicina narrativa a fornire le metodologie necessarie a facilitare questo passaggio.

Ecco, dunque, il perché del corso "Volere non basta, da un nuovo Paziente a una Nuova Alleanza Terapeutica": una full immersion nel mondo della medicina narrativa per approfondirne tecniche, potenzialità e contesti appropriati di utilizzo. L’obiettivo è facilitare una co-costruzione del percorso diagnostico-terapeutico, che garantisca aderenza terapeutica e appropriatezza delle cure a livello del singolo paziente, sostenibilità e qualità dei servizi erogati a livello del sistema sanitario nel suo complesso.

"Negli ultimi quattro anni - sottolinea Goffredo Freddi, Direttore della Fondazione MSD - la Fondazione MSD ha promosso un percorso di formazione, partendo dai bisogni espressi dalle Associazioni di Pazienti, per rafforzare il potenziale innovativo e strategico del loro ruolo e della loro comunicazione sia nell’ambito dell’advocacy che del counselling ai loro associati. Siamo felici di contribuire, ancora una volta, alla costruzione di patients skill, questa volta nell’area della narrazione digitale: la chiave che apre la serratura di una medicina personalizzata, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelta, sfruttando a pieno le potenzialità offerte alla narrazione dalle più moderne tecnologie digitali".

Il progetto formativo è ideato e coordinato da Cristina Cenci con il team di OMNI, l’Osservatorio Medicina Narrativa Italia: Stefania Polvani, Paolo Trenta, Mauro Zampolini, tra i pionieri in Italia nell’uso clinico delle narrazioni. Antropologa, Cristina Cenci ha fondato il Center for Digital Health Humanities e la start-up sociale innovativa DNM-Digital Narrative Medicine, la prima piattaforma digitale per l’applicazione della medicina narrativa nella pratica clinica.

È possibile rimanere aggiornati su tutti gli appuntamenti e le attività del corso attraverso l’hashtag ufficiale #VolereNonBasta.
 

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