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Venerdì 10 GIUGNO 2016
Diabete tipo 2. Chirurgia bariatrica migliora diabete ad esordio precoce

Uno studio proveniente da Taiwan, pubblicato da JAMA, suggerisce che la chirurgia bariatrica è associata alla remissione della malattia e ad un controllo glicemico più duraturo nei soggetti con diabete di tipo 2 ad esordio precoce, rispetto a quelli in cui la malattia è iniziata tardivamente.

(Reuters Health) - Dato che diversi studi hanno giustificato l'impiego della chirurgia bariatrica in pazienti moderatamente sovrappeso con diabete scarsamente controllato, alcuni ricercatori del General Hospital di Taoyuan City in Taiwan, guidati da Wei-Jei Lee Min-Sheng hanno inteso verificare gli esiti della chirurgia bariatrica in pazienti in sovrappeso in cui il diabete era insorto in età diverse, una relazione che fino ad ora non era stata indagata. A questo scopo, il team ha studiato 339 pazienti con esordio precoce del diabete (a partire da un'età inferiore a 40 anni) e 219 nei quali il diabete ha avuto inizio quando erano più anziani.

I risultati
Ad un anno dall’intervento di chirurgia bariatrica, i pazienti con diabete ad esordio precoce hanno raggiunto in media una maggiore perdita di peso rispetto al gruppo ad esordio tardivo, anche se la differenza non era significativa. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti del gruppo ad esordio precoce, ha raggiunto una remissione completa (56,9% vs 50,2%, p = 0,02). Inoltre a cinque anni, la relazione con la perdita di peso è rimasta tale (65,3% vs 52,4%, p = 0,04) e, da allora, la differenza nella perdita di peso era diventata anche significativa (30,4% contro 21,6%, p = 0,002). Il tasso complessivo tra la remissione prolungata della malattia a 5 anni e la remissione completa è stato del 60%, che "è compatibile con le evidenze precedenti", come sottolineano i ricercatori.
 
Va precisato anche che l’età al momento dell’intervento di chirurgia bariatrica, la durata della malattia e il livello pre-operatorio del peptide-C erano marcatori predittivi indipendenti della remissione (i pazienti con livelli sierici di peptide-C inferiori a 1,0 ng/ml sono stati esclusi al fine di selezionare solo i pazienti con la funzione delle cellule insulari conservata). In conclusione si è sottolineata l’importanza dell’inserimento della chirurgia bariatrica nell’algoritmo decisionale degli interventi più efficaci per il trattamento del diabete 2 ad insorgenza precoce.
 
Fonte: JAMA Surg 2016

David Douglas

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

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