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Martedì 14 GIUGNO 2016
Sangue, in 3 anni donazioni in calo del 4%. Regione lancia programma per invertire la rotta

Le misure vanno dall'adozione di un piano di comunicazione per sensibilizzare i nuovi donatori, alla riorganizzazione delle reti aziendali della raccolta del sangue, estendendo l'orario di funzionamento anche al pomeriggio e nei giorni festivi. Si lavorerà poi sul potenziamento dei servizi di chiamata dei donatori e sulla rete dei mezzi di raccolta mobili.

"Dopo un trend in costante crescita durato anni, anche l'Abruzzo - come molte altre regioni italiane - ha registrato una riduzione del numero dei donatori attivi di sangue”. Nel 2012 le donazioni totali sono state 66.150, mentre nel 2015 sono scese a 63.439, con una riduzione di circa il 4 per cento. “Questo ha portato a un'impennata delle importazioni, passate dalle 797 del 2012 alle 2.212 del 2015”. E’ partendo da questi dati che la Regione Abruzzo, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue che si celebra oggi, ha annunciato una serie di misure che saranno messe in campo per contrastare il calo e ridurre l'importazione, da altre regioni, di sangue ed emocomponenti, necessario per garantire la continuità assistenziale e supportare adeguatamente il sistema di emergenza/urgenza.

Le azioni sono state presentate questa mattina a Pescara dall'assessore regionale alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, dal direttore del Centro Regionale Sangue Pasquale Colamartino, dal direttore Dipartimento Salute e Welfare Angelo Muraglia e da Stefania Melena, dirigente del Servizio Prevenzione della Regione.

Si va dall'adozione di un adeguato piano di comunicazione per sensibilizzare i nuovi donatori, alla riorganizzazione delle reti aziendali della raccolta del sangue, estendendo l'orario di funzionamento anche al pomeriggio e nei giorni festivi. Si lavorerà anche sul potenziamento dei servizi di chiamata dei donatori e sulla rete dei mezzi di raccolta mobili. "Fondamentale - ha aggiunto l'assessore Paolucci - è il rapporto con le associazioni dei donatori di sangue, che saranno maggiormente coinvolte nella concertazione della programmazione delle attività trasfusionali nelle singole Asl, grazie alla messa a regime dei 'Comitati di partecipazione'. A questo si aggiungerà anche uno specifico programma sulla donazione del sangue come strumento di promozione della salute dei cittadini, che sarà attuato con il coinvolgimento degli operatori e delle strutture della rete delle cure primarie, dei distretti sanitari e degli ambiti sociali".

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