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Martedì 21 GIUGNO 2016
Basilicata. Ipotesi chiusura estiva per PTS118 di Corleto e Sata di Melfi. FIals: “Salute a rischio"

Secondo il segretario provinciale del sindacato i tempi di soccorso si allungherebbero così di 25-30 minuti. Chiesto un incontro con la Direzione generale dell’Asp. “Le due postazioni sono strategiche e garantiscono il diritto alla salute a molta utenza in un territorio con popolazione anziana, mal collegato ed impervio”.

“Preoccupanti sono le segnalazioni giunte presso la segreteria Fials circa la chiusura nel periodo estivo delle PTS 118 allocate presso la zona industriale di Melfi (Sata) e Corleto Perticara”. Ad intervenire sull’ipotesi di sospensione delle due postazioni è il Segretario Provinciale Fials Costanzo Giuseppe. “Pare che, a breve – spiega Giuseppe -, sia i lavoratori dell’indotto di San Nicola di Melfi che gli utenti afferenti alla Postazione di Corleto Perticara -vedranno soppresse le Pts del 118 con il conseguente spostamento del personale sanitario presso altre sedi e i tanti disagi per i lavoratori stessi. Va ricordato, che è ancora vivo tra i lavoratori dell’indotto Sata la perdita di una vita umana colpita da infarto del miocardio avvenuta all’interno dell’indotto con la Pts del 118 non ancora operativa, patologie per le quali un soccorso tempestivo risulta salva-vita” , incalza Giuseppe.

Per il segretario provinciale della Fials, infatti, “la chiusura delle Postazioni in questione, procrastina sicuramente i soccorsi di 25’ 30’. Tali postazioni sono strategiche e garantiscono il diritto alla salute (nel caso di Melfi e non solo per l’indotto 10.000 unità lavorative) a molta utenza in un territorio con popolazione anziana, mal collegato ed impervio”.

Giuseppe ricorda quindi che “il personale, già nei mesi scorsi ha dato la disponibilità per coprire turni in Postazioni limitrofe, dalla Sata a Melfi e addirittura da Corleto a Viggiano. E' necessario un potenziamento del sistema 118 con l’assunzione tempestiva di altre unità per evitare la chiusura delle Postazioni , e l'eventuale ricorso a Prestazioni aggiuntive , l'istituzione della Pronta Disponibilità ed altre forme di incentivi per la copertura dei turni”.

La Fials chiede quindi che la Direzione Generale dell’Asp convochi le OO.SS. “per un confronto sull'impatto organizzativo, nonostante la scrivente in aprile aveva chiesto un piano ferie estive, puntualmente disatteso, nell'ottica di una seria programmazione ed ottimizzazione dei Servizi e del personale".

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