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Lunedì 25 LUGLIO 2016
Campania. La sanità privata territoriale dichiara lo stato di agitazione

Per il presidente dell’Aspat (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale), Pier Paolo Polizzi, "non sono più tollerabili il silenzio e l’inerzia della Struttura Commissariale circa la sistematica ricognizione del fabbisogno assistenziale necessaria alla definizione dei nuovi tetti di spesa 2016”. Denunciato tagli lineari per circa 130milioni.

“Perdurando questa situazione di palese violazione degli impegni di cronoprogramma assunti in sede di Palazzo Santa Lucia”, L’Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale della Campania dichiara lo stato di agitazione e mobilitazione a partire dal 1 Agosto, con l’organizzazione di “ogni forma di lotta delle strutture erogatrici accreditate campane al fianco dei Lavoratori e Cittadini che intenderanno ribellarsi a questa insostenibile situazione”. Ad annunciarlo, in una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione, Vincenzo De Luca, è Pier Paolo Polizzi, presidente dell’Aspat Campania (Associazione Sanità Privata Accreditata Territoriale).

“Per la Macroarea regionale della Specialistica Ambulatoriale non sono più tollerabili il silenzio e l’inerzia della Struttura Commissariale circa la sistematica ricognizione del fabbisogno assistenziale necessaria alla definizione dei nuovi tetti di spesa 2016”, afferma Polizzi spiegando che “dai dati comunicati dalle Asl ad esito dei monitoraggi della spesa corrente ed in ragione del precoce esaurimento dei budget si ripropone anche per il 2016 lo stop erogativo in tutti i territori della Regione Campania per tutte le Branche specialistiche della Macroarea (laboratori di analisi, radiologia medica, diagnostica per immagini, medicina nucleare, radioterapia, diabetologia, cardiologia, FKT - Fisiochinesiterapia ed altre branche a visita)”.

“Dopo aver richiesto ed ottenuto ad inizio anno la revisione delle prime illegittime ed illogiche disposizioni commissariali, dal 17 marzo – prosegue il presidente dell’Aspat Campania rivolto a De Luca -, su Sua disposizione, abbiamo atteso invano di essere convocati ai previsti Tavoli Tecnici per elaborare soluzioni condivise per singola Branca specialistica. Da allora, le ripetute istanze, formulate anche ai sensi della Legge 241/90, sono cadute nel vuoto! Ancora una volta siamo costretti ad operare in regime di prorogatio contrattuale senza una programmazione delle attività che la Regione si era impegnata, per la prima volta, a garantirci ad inizio anno. I cittadini della Campania – conclude Polizzi annunciando la protesta - devono sapere che negli ultimi cinque anni la Struttura Commissariale Governativa ha ridotto i tetti di spesa in modo lineare per circa 130milioni di euro per diverse centinaia di migliaia di prestazioni specialistiche, generando, in tal modo, l’incivile consuetudine della chiusura anticipata dei Centri erogatori privati”.

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