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Mercoledì 27 LUGLIO 2016
Sardegna. Liste d’attesa, pazienti oncologici in rivolta. Assessorato e Aou Sassari assicurano il “massimo impegno”

Carenze organiche e condizioni logistico-strutturali delle unità operative “che non consentono una organizzazione più efficiente delle risorse” sarebbero le principali cause delle lunghe attesa nell’Aou di Sassari, per stessa ammissione dell’assessorato e dell’Aou. Che però precisano: “Avviata interlocuzione per coprire le principali carenze organiche, compatibilmente con i limiti imposti a livello nazionale e regionale”.

Pazienti oncologici in rivolta a Sassari, a causa delle lunghe liste di attesa per sottoporsi agli interventi chirurgici. Secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, i pazienti si sarebbero riuniti in un Comitato per contestare, uniti, che “nonostante le nostre malattie siano state diagnosticate definitivamente e avendo fatto tutti gli esami preoperatori, restiamo in attesa di trattamento chirurgico senza che ci venga data alcuna garanzia di essere operati in tempi stretti”.

Tempestiva la risposta dell’Assessorato della Sanità della Sardegna e della Direzione dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, che in una nota congiunta, pur confermando le difficoltà, ribadiscono “il proprio impegno, mai venuto meno nei mesi dall’insediamento del Commissario ad oggi, perché i problemi vengano affrontati e risolti”.

Nell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, spiegano in particolare assessorato e Aou nella nota, “le difficoltà generali si sono sommate ad una condizione di partenza già critica per quanto riguarda, da un lato, la dotazione organica di determinate specifiche professionalità direttamente coinvolte nelle attività proprie del Blocco Operatorio del plesso di San Pietro, dall’altro le condizioni logistico-strutturali delle unità operative che non consentono una organizzazione più efficiente delle risorse date, che sarà ottenuta soltanto con la costruzione del nuovo ospedale”.

“Nonostante questi problemi – evidenziano assessorato e Aou -, la Direzione ha da subito portato avanti, con la collaborazione dei professionisti coinvolti, iniziative di riorganizzazione dell’attività chirurgica, con particolare attenzione proprio alle patologie oncologiche. Questo trova corrispondenza nella attività rilevata nel blocco operatorio del Complesso San Pietro dove, nei primi quattro mesi del 2016, è stato incrementato il numero degli interventi rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente. Si è passati infatti da un numero complessivo di 2.612 a 3.215 interventi chirurgici; inoltre, risulta sia innalzato anche il livello di complessità degli interventi eseguiti (dato da analisi casistica / DRG)”.

“Ad oggi – concludono assessorato e Aou - si va avanti nel perseguire il miglioramento continuo per la massima diminuzione possibile di questa delicata problematica, con il coinvolgimento dei professionisti interessati, incaricati degli adempimenti organizzativi per la corretta ed appropriata gestione delle liste chirurgiche. Per il raggiungimento di questo obiettivo, il commissario ha da subito avviato una interlocuzione con la Regione, così da coprire le principali carenze organiche, compatibilmente con i diversi limiti imposti dalle normative a livello nazionale e regionale”.

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