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Mercoledì 14 SETTEMBRE 2016
Medicine non convenzionali nel Ssn. Il 29 settembre simposio nazionale al Senato

L'evento, organizzato dal vicepresidente della XII commissione del Senato Maurizio Romani, con l'Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona Onlus, affronterà diverse tematiche: salutogenesi e prevenzione, formazione, buona pratica clinica, ricerca clinica No-Profit, esigenze sociali e prospettive future. L'obiettivo è quello di promuovere un'educazione alla salute, un invecchiamento sano e limitare l'uso di farmaci riducendo i costi sociali.

Medicine Tradizionali, Complementari e Non Convenzionali al centro dell'attenzione il prossimo 29 settembre in occasione di un simposio nazionale sul tema organizzato dal vicepresidente della commissione Igiene e Sanità del Senato, Maurizio Romani, insieme all'Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona Onlus.
 
Nel corso dell'incontro dal titolo "Le Medicine Tradizionali, Complementari e Non Convenzionali nel Servizio Sanitario Nazionale per l’uguaglianza dei diritti di salute oltre le esperienze regionalistiche", verranno affrontate diverse tematiche: Salutogenesi e Prevenzione, Formazione a Profilo Definito, Buona Pratica Clinica, Ricerca Clinica No-Profit. Criticità, esigenze sociali, e prospettive future.
 
In Europa non meno di cento milioni di persone fanno regolarmente uso di prestazioni sanitarie di Medicine Non Convenzionali a livello preventivo e curativo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per rispondere adeguatamente alle nuove sfide del XXI secolo, la medicina deve concentrarsi sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia. Un concetto, questo, da sempre alla base della Medicina Tradizionale.
 
"Le strategie di prevenzione suggerite dalle Medicine Tradizionali e Non Convenzionali, che includono fattori quali la promozione dell’educazione alla salute, consapevolezza individuale, integrazione della spiritualità e dell’etica nei sistemi sanitari - si spiega - possono e devono essere applicate nella ge-stione della salute pubblica, allo scopo di migliorare la qualità di vita percepita ed anche oggettiva, promuovere un sano invecchiamento, limitare l’uso di farmaci e ridurre i costi diretti, indiretti e sociali delle malattie croniche a più ampia prevalenza".
 
L'obiettivo è quello di favorire un cambiamento nei processi di politica e assistenza sanitaria. "Un’etica professionale moderna, che mira a raggiungere un rapporto soddisfacente tra medico e paziente, dovrebbe sviluppare una rinnovata capacità di ascolto per una rinnovata capacità di comprensione. Questo implica che all’attenzione per gli aspetti più microscopici dell’organismo debba essere aggiunta anche l’attenzione all’ambiente naturale e sociale in cui l’uomo vive e si ammala. Ecco perché è necessaria una medicina basata sulla fiducia. L’attenzione al paziente nella scelta dei programmi di salute individuale porta a una diversa visione sociale della qualità della sanità.
 
Qui il programma del simposio nazionale

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