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Mercoledì 14 SETTEMBRE 2016
Protocollo d’intesa tra Ordini dei medici e degli avvocati: “Insieme per far conoscere diritti e doveri di cittadini e professionisti”

In 10 articoli  stabilite, “sin nelle virgole”, finalità, modalità e tempi di attuazione, obblighi delle parti, articolazione dei progetti previsti all’interno di un Protocollo firmato oggi dal presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin. IL PROTOCOLLO

“Lo avevano annunciato il 22 gennaio scorso: oggi, neppure 8 mesi dopo il primo incontro tra il presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani, e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin, il Patto tra Medici e Avvocati per la tutela dei diritti di Salute e di Difesa è diventato realtà.È stato infatti firmato dai due Presidenti a Roma, nella Sede del CNF in Via del Governo Vecchio, il Protocollo d’Intesa tra la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e il Consiglio Nazionale Forense: 10 articoli che stabiliscono, sin nelle virgole, finalità, modalità e tempi di attuazione, obblighi delle parti, articolazione dei progetti. Per l’evento è stato richiesto il Patrocinio dei rispettivi Ministeri vigilanti, quello della Salute e quello della Giustizia”. A darne notizia è la Federazione dei medici in una nota.
 
“Le due Professioni – si legge - hanno infatti un pilastro in comune: la nostra Costituzione, che tutela, all’articolo 32, il diritto alla Salute e, all’articolo 24, il diritto alla Difesa”.
 
“A partire da questi principi fondamentali, dalle nostre Leggi Istitutive, dai nostri Codici Deontologici non poteva che nascere naturale, spontaneo un percorso comune – afferma il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani. – Con la sigla di questo Protocollo, che dà il via a una serie di iniziative congiunte, contribuiremo a rinsaldare la fiducia dei cittadini nelle nostre Istituzioni. Siamo convinti che Avvocati e Medici debbano sempre più valorizzare il senso dell’esercizio delle loro Professioni, affermandone l’autonomia e la libertà nel rigoroso rispetto dei principi normativi e deontologici”.
 
Tra i punti sppecifici del protocollo quello di favorire "una maggiore e più compiuta responsabilizzazione dei professionisti, nel loro obbligo morale, civile e deontologico di informare correttamente la collettività ed i cittadini che alla loro opera professionale si rivolgono sia dei doveri a fianco dei diritti a questi spettanti e sia dei diritti e dei doveri di pertinenza di Medici ed Avvocati nell’espletamento della loro professione, e ciò al fine di evitare distorsioni del sistema, valorizzando l’autonomia e i principi deontologici dei rispettivi Ordini professionali ed individuando obiettivi ed esigenze comuni".
 
Tra le iniziative previste, il confronto e lo scambio di dati, documenti, informazioni, studi e ricerche; il monitoraggio permanente sulla normativa e la giurisprudenza italiane ed europee in materia di Diritto alla Salute e di Difesa; la diffusione di buone pratiche di correttezza deontologica; un progetto formativo per gli alunni della scuola primaria e secondaria, in collaborazione anche con il Miur  e le altre istituzioni coinvolte.

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