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Venerdì 16 SETTEMBRE 2016
Aifa. M5s: “Nuovo Direttore generale sia scelto attraverso avviso pubblico”

Presentata un’interpellanza ai ministri Lorenzin e Padoan con la quale si chiede la valutazione dei i rendimenti dei vertici dell'Aifa anche sulla base di quanto previsto dalla riforma della PA.

“Chiediamo al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e al titolare del Mef, Piercarlo Padoan, chiarimenti in merito alla prossima nomina del direttore generale della Agenzia Italiana del Farmaco, anche tenendo conto della scadenza del mandato dell’attuale direttore generale, Luca Pani, fissata al 16 novembre 2016, il cui operato presenta più di una criticità . A loro, in qualità di organi di vigilanza dell'AIFA, chiediamo qual è la valutazione dei vertici dirigenziali dell'AIFA. Inoltre, considerando anche il recente D.Lgs riguardo la dirigenza sanitaria  - D.Lgs 4 agosto 2016 n. 171 -, chiediamo  se  l'individuazione del nuovo Direttore generale dell'AIFA avverrà, secondo principi di trasparenza e merito, attraverso una procedura di avviso pubblico”. Così i deputati M5S in commissione Affari Sociali commentano l’interpellanza presentata alla camera a prima firma Giulia Grillo.
 
“Ricordiamo che tra i compiti del Governo c’è quello della la verifica dei risultati aziendali del Direttore Generale e che tra gli enti vigilati dal ministero della Salute vi è, appunto, anche l’Aifa. Rispetto all'operato del DG Pani nel corso del suo mandato, il Movimento 5 Stelle ha rilevato non poche problematiche. Su tutte vale la pena ricordare il pessimo operato - che ha visto l'annullamento di numerose determinazioni AIFA da parte del TAR del Lazio - per l'ottenimento delle quote di pay back per gli anni 2013, 2014 e 2015, nonché gli insufficenti risultati sulla rinegoziazione del Prontuario farmaceutico nazionale, rispetto a quanto previsto per legge. Infine, va sottolineato che l'agenzia non ha certo brillato in trasparenza riguardo la negoziazione dei farmaci per l'eradicazione del virus dell'epatite C.  Ci aspettiamo una presa di posizione forte da parte dei ministeri che porti ad un cambio di governance di un'Agenzia che gestisce una quota di spesa pubblica che sfiora i 30 miliardi di euro”.

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