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18 SETTEMBRE 2016
La Radioprotezione, la direttiva Euratom e quella traduzione tutta italiana del termine ‘practitioner’



Gentile direttore,
continua nella Provincia di Foggia l'operazione "tecnici di radiologia tra la gente”. Lo scopo del Collegio professionale è di raccogliere mille questionari informativi sulla consapevolezza della popolazione sui rischi da radiazioni ionizzanti in medicina e sull'importanza rivestita dai tecnici di radiologia nella conduzione dell'esame. Da una prima lettura delle risposte, sorprende la forte percentuale di persone convinte che una radiografia sia più pericolosa di una TAC.
 
Ma non solo: molto c'è ancora da dire sull'importanza che mammografie, densitometrie ossee, dentalscan siano eseguite da tecnici di radiologia così come tutti gli altri esami di diagnostica per immagini. Purtroppo si continua a pagare lo scotto di una legge (D.Lgs. 187/00) che, con la scusa di recepire una direttiva europea di rango legislativo superiore, non ha mai chiarito quanto dice il sottotitolo allo slogan del poster che accompagna la campagna divulgativa: "Esami con radiazioni. Chi hai visto oggi? Un tecnico di radiologia. Il tecnico di radiologia è il professionista abilitato dallo Stato a eseguire esami radiologici con la più bassa dose di radiazioni possibile".
 
Per fortuna è tempo di iniziare a discutere del nuovo decreto che aggiornerà la legislazione nazionale sulla radioprotezione.
 
La Direttiva europea 2013/59 Euratom, da recepire entro il 6 febbraio 2018, è tuttavia già sotto osservazione della Comunità europea per via del termine “practitioner”, tradotto in maniera riduttiva come “medico specialista” soltanto nella versione italiana.
 
Dott. Antonio Alemanno
Presidente del Collegio TSRM Foggia

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