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Lunedì 26 SETTEMBRE 2016
Referendum. Il Governo ha deciso: si voterà il 4 dicembre

Il CdM ha così dato il suo via libera alla data proposta dal premier Renzi. Il testo della riforma, che sancirebbe l'addio al bicameralismo perfetto, con il nuovo articolo 117 del Titolo V vederebbe ampliare le competenze Statali in tema di sanità. L'attuale legislazione concorrente in materia di tutela della salute verrebbe infatti cancellata e alle Regioni resterebbe la potestà legislativa in materia di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari.

La data del voto per il referendum costituzionale è il 4 dicembre. Il Consiglio dei Ministri ha così dato il suo via libera alla data proposta dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
 
La riforma sancirebbe l'addio al bicameralismo perfetto. La fiducia al Governo verrà espressa solamente dalla Camera, mentre il Senato vedrà ridotta la propria competenza legislativa piena alle riforme e le leggi costituzionali. Siederanno a Palazzo Madama 100 senatori (74 espressi dai Consigli regionali indicati dai cittadini in occasione delle relative elezioni, 21 sindaci e cinque nominati con un mandato di sette anni dal Capo dello Stato).
 
Per la sanità, con il nuovo articolo 117 del titolo V, si amplierebbero le competenze statali. Prevista l'esclusività della potestà legislativa dello Stato non solo nella determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni ma anche nelle "disposizioni generali e comuni per la tutela della salute e per le politiche sociali". L'attuale legislazione concorrente in materia di tutela della salute verrebbe infatti cancellata e alle Regioni resterebbe la potestà legislativa in materia di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari e sociali.
 
Presente, infine, anche una cosiddetta clausola di "supremazia", per la quale lo Stato potrebbe intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva qualora "lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale".
 
 

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