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Venerdì 14 OTTOBRE 2016
Farmacie. Conasfa-Sinasfa: “Preoccupati da parole Federfarma su rinnovo contratto dipendenti”

I sindacati replicano alla presidente di Federfarma che aveva allontanato l’ipotesi di rivedere il contratto dei lavoratori delle farmacie. I sindacati: “Ci si aspetterebbe da parte di Federfarma un dialogo credibile e costruttivo per preparare le farmacie, forti del loro capitale umano, ad affrontare le sfide del prossimo futuro

“Le dichiarazioni del presidente del sindacato titolari di farmacia in merito al rinnovo del contratto destano allo stesso tempo stupore e preoccupazione”. Così in una nota Conasfa-Sinasfa replicano alle dichiarazioni della presidente di Federfarma Annarosa Racca rilasciate a Farmacista33 negli scorsi giorni in cui aveva evidenziato come “la farmacia italiana è stata sempre attenta alle problematiche di chi in farmacia lavora e, anche nei momenti di crisi economica, non ha proceduto con licenziamenti di massa come è successo in altri settori”.

Rispetto alla questione sollevata da Conasfa e Sinasfa sui centottanta giorni massimi di assenza dal lavoro per malattia e sull'ipotesi di rivedere questa postilla, Racca ha precisato come essa sia “una norma di legge e in quanto tale va rispettata, ciò non toglie che anche in futuro si potrà ipotizzare di rivederla. La cosa certa è che è difficile pensare quando e come, visto che siamo ancora lontani da un rinnovo del contratto”
 
Questa la replica di Consafa-Sinasfa alle parole di Racca: “Il contratto in vigore è stato siglato nel 2009, quando la realtà della farmacia e del mondo del lavoro era molto diversa da quella che conosciamo oggi. Vale la pena riflettere su come il contratto collettivo non racchiuda, come spesso si crede, i “diritti” dei lavoratori, ma rappresenti uno strumento potente ed efficace per poter organizzare al meglio l'azienda farmacia; uno strumento che
se diviene obsoleto, risulta inefficace per trasformare in sinergia tutte le competenze dei singoli lavoratori”.
 
Per i sindacati “il mancato rinnovo del contratto non è solo un dispetto ai dipendenti delle farmacie private, ma suona come l'abbandono che i colleghi titolari subiscono da parte di Federfarma. In merito al presunto mancato licenziamento dei collaboratori non si tratta certo di buonismo o di pietismo nei confronti dei colleghi collaboratori; piuttosto il danno economico che i farmacisti dipendenti hanno subito, calcolabile ad oggi nell'ordine di milioni di euro, ha regalato alle farmacie parte delle risorse economiche per affrontare il momento di crisi. I Farmacisti Collaboratori hanno dimostrato negli ultimi anni serietà e spirito di sacrificio; ora ci si aspetterebbe da parte di Federfarma un dialogo credibile e costruttivo per preparare le farmacie, forti del loro capitale umano, ad affrontare le sfide del prossimo futuro”.

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