quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 11 NOVEMBRE 2016
Santori (Fdi) su nomina Degrassi alla Asl Rm2: “Nomina illegittima. Doveva andare in pensione”

Dure critica da parte del consigliere regionale alla nomina della Degrassi alla guida dell’Asl Roma 2. “È l'esempio lampante dell'arrogante nominopoli del presidente Zingaretti che non si arresta. Abbiamo infatti scoperto che la dottoressa Degrassi, con dd n°754 del 2/11/2016 sarebbe stata sostanzialmente pensionata dal dirigente responsabile a decorrere dal 28/10/2017 dall'azienda sanitaria in cui presta servizio”.

"I miracoli della sanità del Lazio sono davvero infiniti. Nella Regione targata Zingaretti accade che per un dirigente medico sia arrivata l'ora di andare in pensione nella Asl Roma 3 dove è assunto, mentre dovrebbe essere contemporaneamente nominato direttore generale della Asl Roma 2". E' quanto dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d'Italia in merito alla seduta di ieri della commissione Salute della Regione Lazio.
 
"Abbiamo infatti scoperto che la dottoressa Flori Degrassi, con dd n°754 del 2/11/2016 sarebbe stata sostanzialmente pensionata dal dirigente responsabile a decorrere dal 28/10/2017 dall'azienda sanitaria in cui presta servizio. E a nulla serve il goffo tentativo di coprire quest’atto con una delibera commissariale emanata proprio ieri per il trattenimento in lavoro della stessa Degrassi ad opera del commissario della Asl Roma 3, Giuseppe Legato, nominato di Zingaretti, che in questo modo vorrebbe mettere una toppa alle decisioni già assunte. Nonostante tutto, la maggioranza del Pd tenta di nominare la Degrassi direttore generale dell'Azienda sanitaria locale Roma 2, secondo la proposta di decreto n. 11283 del 27 luglio 2016 con dei palesi dubbi di legittimità che riguardano persone al limite dell'età. La vicenda è già stata oggetto di una interrogazione in cui si rappresentava il raggiro preventivo della legge Madia”.
 
“Questo – afferma Santori - è l'esempio lampante dell'arrogante nominopoli del presidente Zingaretti che non si arresta, anzi, prosegue proprio in vista del termine di questa deleteria esperienza alla guida della Regione”.
 
“Ovviamente - conclude Santori - ci opporremo con tutte le forze a un provvedimento che ha il sapore della presa in giro per i cittadini, percepiti e trattati come poveri stolti da questa sinistra incapace e prepotente".

© RIPRODUZIONE RISERVATA