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Giovedì 17 NOVEMBRE 2016
Fials: “Da Regione comportamento antisindacale. Ricorreremo alla Corte dei Conti”

“L’abolizione del superticket merita un plauso. Diversamente però chi ha consentito la soluzione del provvedimento non ha richiesto le fasi del cronoprogramma per la terminazione del piano di rientro. Quesito che sarebbe emerso qualora al tavolo fosse stata convocata anche la Fials". Così la segreteria provinciale Fials di Roma che ha ricoradato come la Regione sia stata costretta già 4 volte a risarcire il sindacato per condotta antisindacale.

“L’abolizione del superticket dai 4 ai 15 euro a ricetta, che ogni cittadino ha pagato a partire dal 1 dicembre 2008 come quota extra di partecipazione al rientro dal deficit, merita un plauso. Diversamente però chi ha consentito la soluzione del provvedimento non ha richiesto le fasi del cronoprogramma per la terminazione del piano di rientro. Quesito che sarebbe emerso qualora al tavolo che si è tenuto l’11 novembre scorso in occasione della firma dell’accordo per l’abolizione del superticket fosse stata convocata anche la Fials malgrado sia agente contrattuale primario. Ovvero un’organizzazione sindacale maggiormente rappresentativa sul piano regionale e nazionale”.
 
E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma intimando alla Regione Lazio che: “Tale comportamento induce all’accusa di condotta antisindacale presso le autorità preposte. E purtroppo il danno economico lo pagano i cittadini. A oggi tale accusa e la relativa condanna in cui la Regione è stata costretta a risarcire la Nostra Organizzazione è avvenuta già 4 volte. Somme di denaro che sarebbero potute essere risparmiate e dirottate verso l’offerta sanitaria pubblica. Magari per l’abbattimento delle liste d’attesa per effettuare esami diagnostici. Alcuni di questi infatti superano i 6 mesi di attesa”.

“E invece no. La Regione Lazio non si sa per quale inverosimile vizio comportamentale continua a non chiamare Fials al tavolo e a commettere lo stesso errore a scapito dell’erario pubblico. Un motivo che ci induce a promuovere presso la procura regionale della Corte dei conti un ricorso contro il dispendio di risorse pubbliche che – precisa la nota - con un atteggiamento corretto e rispondente alla legge in vigore potrebbe essere risolto. Chiederemo espressamente di condannare il governatore Zingaretti al pagamento del danno di tasca propria per il mancato controllo sui soldi dei contribuenti”.

“Infatti la Regione Lazio dovrebbe capillarmente controllare gli impegni di spesa anche perché negli ultimi periodi oltre all’impegno erariale cui i cittadini hanno partecipato pesantemente alla spesa pubblica e in cambio sono stati spettatori di truffe, mazzette e ladrocini ai danni del sistema sanitario pubblico. Di qui a breve – conclude la nota Fials – partirà una raccolta di firme per chiedere la responsabilità civile dei diversi governatori che si sono succeduti al governo della nostra Regione e dei direttori generali a capo delle diverse aziende sanitarie e ospedaliere, a garanzia dell’impiego di risorse sanitarie”.

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