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Mercoledì 23 NOVEMBRE 2016
Migranti. Incontro operativo all’Asp di Siracusa con l’Oim

L'incontro per fare il punto sul protocollo siglato a settembre per migliorare la valutazione dello stato di salute dei migranti nei Centri di prima accoglienza. Il protocollo prevede che i medici dell’Asp che operano nei Cas compilino, per ogni migrante, un fascicolo sanitario. I dati raccolti vengono inseriti in una piattaforma informatica europea.

Ieri, all’Asp di Siracusa, incontro tecnico tra i medici dell’Ufficio Territoriale Stranieri, i mediatori culturali dell’Asp di Siracusa e i referenti dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) per una analisi della prima fase delle iniziative previste dal protocollo sanitario sottoscritto lo scorso settembre tra l’Oim e l’Asp di Siracusa allo scopo di migliorare la valutazione dello stato di salute dei migranti ospiti dei Centri di prima accoglienza. “Primo protocollo del genere in Italia”, evidenzia la Asp.

All’incontro hanno partecipato per l’Oim la responsabile nazionale Migrazione-Salute Rossella Celmi e Anna Lisa D’Antonio, responsabile del progetto Re Health, nonché per l’Asp la responsabile dell’Ufficio Territoriale Stranieri Lavinia Lo Curzio, che ha presieduto l’incontro, e la referente del Servizio Internazionalizzazione Giusy Salvo Nives, oltre al direttore generale dell'Asp, Salvatore Brugaletta, e al direttore sanitario Anselmo Madeddu.

Il protocollo, spiega il direttore generale Brugaletta, “prevede che i dati raccolti vengano inseriti in una piattaforma informatica europea (Re Health). I medici dell’Asp che operano nei Cas, adeguatamente formati all’utilizzo della piattaforma Re Health, e supportati da mediatori culturali, compilano, per ogni migrante, un fascicolo sanitario (Personal Helth Record PHR) sia in forma cartacea che elettronica. Il protocollo, prevede la valutazione dello stato di salute attraverso un esame medico e la raccolta dell’anamnesi del migrante, attraverso la compilazione di uno specifico questionario sanitario. La valutazione dello stato di salute serve ad identificare le condizioni mediche significative (Cms) in modo da poter elaborare gli opportuni piani per assicurare che i migranti assistiti viaggino in modo sicuro e dignitoso, siano idonei al viaggio, ricevano un’opportuna assistenza sanitaria e non presentino un rischio sanitario per gli altri viaggiatori o per le collettività d’accoglienza”.

“Il protocollo, inoltre, - spiega Lavinia Lo Curzio - grazie alla banca dati della piattaforma informatica europea, offre ai medici un orientamento rispetto alla valutazione dello stato di salute dei migranti allorché si trovano in luoghi sprovvisti di sussidi diagnostici diversi dai kit per test rapidi, al fine di individuare le condizioni che richiedono un’attenzione immediata o un follow up. La rete informatica consente inoltre una tracciabilità dei dati e la possibilità di una continuità delle cure sanitarie tra i paesi d’origine, di transito e di destinazione. L’Asp di Siracusa è ancora una volta in prima linea nel fornire risposte tempestive ed efficaci ai bisogni di salute della popolazione migrante, attraverso operatori sanitari qualificati e con una specifica competenza in campo interculturale e nell’uso di strumenti informatici.   

Per favorire il raggiungimento di questi obiettivi, sono stati realizzati training, campagne informative, programmi all’interno delle scuole e attività di raccolta dati. “Una particolare attenzione – evidenzia la Asp - è stata dedicata al rafforzamento del networking tra tutte le amministrazioni competenti e con gli stakeholder, massimizzando le pratiche virtuose e le esperienze positive”.

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