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Martedì 29 NOVEMBRE 2016
Taranto. Consiglio approva Odg per riproposizione emendamento alla Camera

L’iniziativa dopo la bocciatura, da parte della Commissione Bilancio della Camera, dell’emendamento alla stabilità che stanziava 50 milioni di euro aper potenziamento dei servizi sanitari del territorio di Taranto. Per il Consiglio pugliese “occorre affrontare l’emergenza di Taranto sul piano istituzionale, dando forza alle iniziative già intraprese dalla Giunta”.

Il Consiglio Regionale della Puglia “chiede al Governo Renzi di dare seguito agli impegni assunti” per la Questione Taranto “in ordine al potenziamento delle attività sanitarie in deroga al D.M. 70/2015 attraverso la riproposizione dell'emendamento già presentato in commissione bilancio della Camera”. È quanto si legge nell’ordine del giorno proposto dai capigruppo di tutti i partiti e approvato dall’assemblea legislativa, fatta eccezione per il M5S che non ha partecipato al voto.

L’Odg prende spunto dalla mancata approvazione nei giorni scorsi in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati dell’emendamento alla legge di stabilità, che avrebbe consentito di stanziare 50 milioni di euro al potenziamento dei servizi sanitari del territorio di Taranto, alle prese con una grave crisi ambientale-sanitaria.

Occorre, quindi, affrontare - prosegue l’o.d.g. - “l'emergenza di Taranto sul piano istituzionale, dando forza alle iniziative già intraprese dal Presidente della Giunta regionale dott. Michele Emiliano con il conforto di tutto il Consiglio poiché non è lesa e tradita solo la città di Taranto, ma la Puglia intera, senza distinzioni di colori e di ideologie politiche”.

Di qui l’ordine del giorno che punta, spiega il Consiglio, alla “riproposizione dell’emendamento in questione alla legge di stabilità in discussione in Parlamento, approvato con una integrazione di Donato Pentassuglia che fa riferimento anche alla mozione votata dallo stesso Consiglio regionale all’unanimità in precedenza in relazione alle risorse utili alle deroghe per il personale mancante”.

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