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Venerdì 02 DICEMBRE 2016
Meningite. Muore a Milano studentessa universitaria. Gallera: “Non c’è allarme”

Profilassi per un centinaio di persone. Ma l’assessore rassicura: “I numeri di quest'anno sovrapponibili agli anni precedenti sia per i casi che per i decessi. Non c'è allarme”. Ma in corso approfondimenti perché la ragazza frequentava stesso laboratorio universitario in cui si era verificato un altro caso di meningite poche settimane fa.

“Si tratta di una prassi normale. Il numero di casi di quest'anno è sovrapponibile agli anni precedenti sia rispetto ai casi, sia rispetto ai decessi: ogni anno si verificano tra i trenta e quaranta casi e una decina di decessi. Non c'è allarme”. Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, interpellato dai giornalisti in merito alla morte, avvenuta ieri all'ospedale Niguarda, della studentessa dell'Università Statale di Milano, in seguito alla quale un centinaio di persone sono state sottoposte a profilassi precauzionale, come conferma una nota della Regione che rilancia le dichiarazioni dell’assessore.
 
“Esiste una procedura - ha aggiunto Gallera – che prevede che in caso di persona ammalata di meningite la profilassi antibiotica si faccia sui contatti stretti. Andava approfondito, e gli esperti lo stanno facendo, il contesto in cui è maturato l'episodio, cioè all'interno dello stesso laboratorio in cui era successo un caso un mese fa. Per questo – ha concluso l’assessore - il laboratorio di riferimento di Regione Lombardia si raccorda con l'Istituto Superiore di Sanità per arrivare alla massima conoscenza sull'agente eziologico coinvolto”.

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