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Venerdì 02 DICEMBRE 2016
Mandelli replica a Gelli: “Se le Regioni sono il diavolo, perché fare i presidenti commissari?”

Il senatore di Forza Italia replica alle osservazioni del responsabile sanità del Pd all’appello dei senatori forzisti per il No al referendum: “Il contenzioso non si ridurrà, anzi aumentare quello dello Stato contro le Regioni e poi se si vuole una sanità equa servono risorse non riforme della Costituzione”.

Non posso lasciare senza risposta la replica, giunta sul filo di lana, dell’Onorevole Gelli alla lettera che, con altri colleghi senatori, ho scritto sul rapporto tra la riforma costituzionale e la gestione della sanità.
 
C’è, nella replica, una parte iniziale che si riferisce al contenzioso della Corte costituzionale: pare evidente che confrontare la situazione rispetto al 2000, quando le Regioni non avevano potestà attuali e oggi sia un po’ facile.
 
Si trascurano due fatti: il primo è che comunque le liti sono andate riducendosi, il secondo è che se oggi sono le Regioni a ricorrere, domani sarà sempre di più lo Stato. Cambiano le parti in commedia ma non la commedia.
 
L’Onorevole Gelli muove poi altri rilievi di natura più tecnica, sulle disparità nell’accesso alle prestazioni da parte dei cittadini di Regioni diverse. Restiamo della nostra idea esposta nella nostra analisi: esso sono dovute al  finanziamento della nostra sanità, costantemente inferiore ai bisogni stimati, e certamente per porre riparo a molti di esse non occorre cambiare la Costituzione, ma agire con provvedimenti puntuali che, ahinoi, sono mancati.
 
Se costi standard e spending review possono essere implementati solo con una riforma costituzionale, perché sono anni che vengono riproposte dal Governo vantando anche, in alcuni casi, successi che non si sono visti?
 
Infine: ammettiamo anche che il diavolo, in sanità, sia lo strapotere regionale. Perché allora il Governo ha imposto in legge di Bilancio la possibilità di svolgere il ruolo di commissario ai presidenti  delle Regioni che hanno sforato tutto lo sfiorabile in termini di spesa?
 
Non ci pare un esempio di coerenza, anche se è una posizione allineata alla natura confuso di questa riforma, che mi auguro i cittadini sapranno giudicare correttamente nell’urna.
 
Senatore Andrea Mandelli (Forza Italia)

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