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Venerdì 20 GENNAIO 2017
Vaccinazioni. Cricelli (Simg): “Obbligatorie per tutti i medici e per chi lavora in ambito clinico”
Un obbligo che per il presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, dovrebbe riguardare in primo luogo gli iscritti alle società scientifiche. “Proponiamo che sia considerato non opponibile da parte dei medici convenzionati e dipendenti del Ssn l’obbligo di accettare, oltre alle leggi sanitarie dello Stato, anche gli atti di programmazione e di indirizzo fondati su evidenze scientifiche incontrovertibili, come quelli previsti nel Piano Nazionale Vaccini”.
Vaccinazioni obbligatorie per chi lavora in ambito clinico. La proposta arriva dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) che esprime la sua soddisfazione per l’approvazione del Piano nazionale vaccini. Un obbligo che per Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), dovrebbe riguardare in primo luogo gli iscritti alle società scientifiche
“Chi vuole fare parte della comunità scientifica del Paese deve accettare le evidenze scientifiche. Una di queste riguarda proprio i vaccini – ha spiegato Cricelli - che costituiscono una pratica medica indispensabile e imprescindibile. Questi strumenti fondamentali di profilassi dovrebbero rappresentare un obbligo assoluto per i clinici. Proponiamo cioè che sia considerato non opponibile da parte dei medici convenzionati e dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale l’obbligo di accettare, oltre alle leggi sanitarie dello Stato, anche gli atti di programmazione e di indirizzo fondati su evidenze scientifiche incontrovertibili, come quelli previsti nel Piano Nazionale Vaccini”.
Il Presidente ha sottolineato anche i due passaggi fondamentali, avvenuti in questi giorni, per la Sanità italiana: “innanzitutto l’approvazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) – ha spiegato - che contengono un particolare focus sull’estensione delle garanzie vaccinali e sulla relativa copertura finanziaria per le Regioni. In secondo luogo l’approvazione del Piano nazionale vaccini 2017-2019 da parte della Conferenza Stato-Regioni, che implica una nuova concezione della prevenzione attraverso azioni concrete, in linea con quanto previsto dal Piano nazionale della Prevenzione. In un momento di crisi economica sta aumentando l’offerta del Servizio Sanitario Nazionale ed è importante che i cittadini siano consapevoli di queste opportunità”.
“Il ddl Gelli sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari prevede che l’operato dei medici sia riferito a evidenze chiare e pubbliche – ha concluso Cricelli - E le linee guida, che diventeranno accessibili per tutti, conterranno le buone pratiche che i medici saranno obbligati a seguire per salvaguardare la salute dei cittadini. In vista della definitiva approvazione di questo provvedimento che comporterà l’accreditamento delle Società Scientifiche in grado di realizzare le linee guida per il nostro Paese, intendo proporre all’esecutivo della SIMG una norma regolamentare che preveda l’obbligo per tutti i soci iscritti o che intendano richiedere l'iscrizione alla SIMG di accettare, rispettare e applicare le buone pratiche della Medicina e della Sanità come previsto dall'art.5 del ddl Gelli, incluso l’obbligo all’informazione, all’adesione alle campagne vaccinali e alla somministrazione dei vaccini e per chi non si atterrà a queste nuove direttive sarà negata l’iscrizione alla SIMG”.
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