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Giovedì 07 LUGLIO 2011
Via libera dell’Fda a rivaroxaban
L’agenzia americana ha approvato l’anticoagulante orale per la prevenzione della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare in pazienti che hanno subito un intervento di protesi d’anca o di ginocchio.
La Food and Drug Administration americana ha approvato nei giorni scorsi l’anticoagulante orale rivaroxaban (Xarelto) per la prevenzione della trombosi venosa profonda e dell’embolia polmonare in pazienti che hanno subito un intervento di protesi d’anca o di ginocchio. È previsto un trattamento di 35 giorni per i primi e 12 per i secondi.
La decisione dell’agenzia americana si basa sui dati di diversi trial clinici che hanno arruolato in totale più di 6.000 pazienti e da cui è emersa la superiorità di rivaroxaban rispetto a enoxaparina. In particolare, il nuovo farmaco ha dimezzato gli episodi di trombosi venosa profonda in pazienti che si sono sottoposti a protesi di ginocchio (9,7% VS 18,8%) e li ha ridotto a meno di un terzo nei pazienti che hanno subito un intervento di protesi d’anca (1,1% VS 3,9% in un primo studio, 2% VS 8,4% in un secondo).
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