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Giovedì 07 LUGLIO 2011
Manovra. Snami: “Pronti a sciopero accanto all’Intersindacale”

Il sindacato ha lanciato un appello a tute le sigle della medicina generale per “unirsi nel rivendicare un diritto che è di tutti gli operatori della salute”. Per il presidente, Angelo Testa, la manovra “colpisce doppiamente noi medici di medicina generale” ed è stata varata “senza la minima concertazione con il comparto della sanità e le parti sociali”.

“Siamo più che disponibili ad avviare un’intersindacale allargata per definire forme di protesta contro la Manovra insieme alle altre categorie mediche e ribadiamo di essere pronti allo sciopero, ma lanciamo anche un appello alle sigle della medicina del territorio per unirsi nel rivendicare un diritto che è di tutti gli operatori della salute”. Questa la risposta di Angelo Testa, presidente del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani, all’invito per la mobilitazione lanciato dall’Intersindacale della dirigenza, riunitasi per definire un’azione contro la manovra e che ha proclamato lo stato di agitazione.

“Daremo tutto il nostro appoggio alla protesta - ha spiegato Testa - ma ci tengo a fare un appello perché tutte le sigle della medicina generale ci seguano in questo percorso e soprattutto perché medici dell’ospedale e del territorio e, in generale, tutto il comparto della Sanità trovino, per la prima volta, unità e compattezza per rivendicare un diritto che è di tutti gli operatori del settore e per difendere il bene più grande, che è la salute dei cittadini”. 

La Manovra, ha ricordato il presidente Snami, “colpisce tutti, e noi medici della medicina generale doppiamente. D’altra parte, non si capisce perché tagli e adeguamenti vengano sempre fatti a spese della Sanità, mentre la politica si permette di rimandare ai prossimi anni la riduzione dei costi che la riguardano”. Del tutto disdicevole, infine, secondo Testa, è stata anche la modalità con la quale si è varata questa Manovra. “È mancata totalmente concertazione con il comparto della sanità e le parti sociali non sono state sentite”.

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