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Martedì 31 GENNAIO 2017
Nei pazienti con fibrillazione atriale e con diabete che prendono insulina più alto il rischio di ictus e embolia
I pazienti con fibrillazione atriale affetti da un tipo di diabete che richiede la somministrazione di insulina, sono a maggior rischio di ictus ed eventi embolici sistemici. Ecco i nuovi risultati di una sub-analisi del Registro europeo di Daiichi Sankyo Prefer in Af, pubblicati dal Journal of the American College of Cardiology.
Insulina, diabete e fibrillazione atriale. Un mix capace di aumentare fino a 2 volte e mezzo il rischio di essere colpiti da ictus e embolia. È questa la conclusione di uno studio del Registro europeo di Daiichi Sankyo Prefer in Af, pubblicato dal Journal of the American College of Cardiology. In particolare ad essere maggiormente in pericolo sarebbero i pazienti con fibrillazione atriale affetti da diabete che richiedono trattamento insulinico. È la prima volta che si porta avanti uno studio di questo tipo. I risultati appena raggiunti gettano, infatti, nuova luce sul ruolo dell’insulina nella pratica clinica.
Sono stati analizzati 1.288 persone diabetiche affette da fibrillazione atriale: coloro che assumevano insulina, a un anno di follow-up, hanno mostrato un rischio di 2,5 volte maggiore di essere colpiti da un ictus o un evento embolico sistemico, rispetto a quelli che non assumevano insulina. Tutto ciò indipendentemente dalla presenza di altre patologie e dal trattamento anticoagulante somministrato.
Questi pazienti sono stati selezionati dal registro Prefer in Af che ha arruolato 7.243 individui con fibrillazione atriale in 461 centri in Austria, Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera e Regno Unito.
"In questa analisi, la sola presenza del diabete non implica di per sé un aumentato rischio tromboembolico per i pazienti affetti da fibrillazione atriale - ha spiegato Giuseppe Patti, dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e primo Autore dello studio – tuttavia, il diabete che richiede una terapia a base di insulina sembra essere un fattore indipendente che influenza il presentarsi di ictus o embolia sistemica correlati a FA Ciò potrebbe avere implicazioni nella pratica clinica, perciò sono necessari ulteriori studi per sostanziare questi risultati”.
Un ulteriore analisi ha permesso di evidenziare l’assenza di relazione tra la dose di insulina e gli eventi tromboembolici. C’era, tuttavia, un rischio significativamente più alto di ictus o embolia sistemica in pazienti con almeno una complicanza microvascolare del diabete, come retinopatia, neuropatia o nefropatia .
“Questi risultati forniscono insight importanti sugli ulteriori rischi associati alla terapia insulinica, e hanno implicazioni importanti per la valutazione del rischio tromboembolico in questa popolazione di pazienti. - ha concluso l’altro Autore dello studio, Raffaele De Caterina, professore della Divisione Cardiologica dell’Università d'Annunzio di Chieti - E’ dunque importante identificare i pazienti diabetici che assumono insulina, e assicurare loro un appropriato trattamento anticoagulante per mitigare ulteriori rischi”.
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