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Giovedì 02 FEBBRAIO 2017
Terme. Federterme e Regioni siglano Accordo nazionale per prestazioni termali 2016-2018

L’intesa è stata perfezionata dopo una trattativa tra Federterme e la Commissione Salute durata oltre un anno e iniziata successivamente allo stanziamento di risorse dedicate (5 milioni di euro all’anno per tre anni) nella Legge di Stabilità per l’anno 2016, dopo un’attenta verifica sull’andamento della spesa termale. IL DOCUMENTO

È stato raggiunto l’accordo tra la Conferenza delle Regioni e Federterme per l’erogazione delle prestazioni termali relativo al triennio 2016-2018.
L’accordo è stato sottoscritto, oltre che dal presidente Stefano Bonaccini, dal coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta (Assessore Regione Piemonte) e dal Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci.

Con l’accordo vengono aggiornate le tariffe massime delle prestazioni di assistenza termale vigenti al 31 dicembre 2015 e nei limiti delle risorse rese disponibili dalla legge di stabilità 2016 (articolo 1 comma 566) per un importo complessivo pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018. Le tariffe massime per la rimunerazione delle prestazioni termali erogate con oneri a carico del servizio nazionale, sono incrementate in modo uniforme e fisso del 3% per tutte le prestazioni previste dall’accordo stesso.
 
Uno dei punti maggiormente qualificanti dell’intesa è l’incremento della quota destinata dalle imprese del settore alla ricerca scientifica, che passa dallo 0,30% allo 0,40% del fatturato Ssn lordo ticket. Punto fondamentale per un comparto che, negli ultimi anni, ricorda Federterme “ha puntato molto sulla qualità delle prestazioni erogate e sull’individuazione di spazi che ne accrescano il ruolo nell’ambito del Sistema Sanitario del Paese”.
 
È inoltre prevista l’attivazione di un tavolo Federterme, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Sogei, per l’adozione in tempi brevi della ricetta dematerializzata ed il correlato inserimento delle imprese termali nel sistema Tessera Sanitaria, strumento utile a tenere sotto controllo in tempo reale il costo delle prestazioni termali per il Servizio Sanitario Nazionale.

“È un buon risultato frutto del lavoro della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e con l’interlocuzione con Federterme – ha dichiarato il Presidente Stefano Bonaccini – ora il testo dovrà essere iscritto all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni in tempi brevi per la prevista intesa”.
 
“L’accordo triennale firmato oggi da Federterme è motivo di soddisfazione per le tutte le imprese termali – ha affermato Jannotti Pecci – poiché rappresenta un riconoscimento, sia pur parziale, dei costi di produzione verificatisi nel triennio precedente e  consente, allo stesso tempo, di rinnovare e implementare l’impegno della ricerca per innalzamento della qualità delle prestazioni e dei servizi termali, per affrontare le sfide della concorrenza  proveniente principalmente dall’est Europa”.

L’intesa di oggi, ha poi aggiunto Jannotti Pecci “è anche la prova tangibile che il Sistema termale italiano non ha mai sforato il budget di spesa previsto dal Fondo Sanitario Nazionale ed ha contribuito a ridurre il ricorso ad altre prestazioni sanitarie più onerose, per le patologie di riferimento”.
 
Lorenzo Proia

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