quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 10 FEBBRAIO 2017
Depressione cronica. Meglio la psicoterapia strutturata

La depressione cronica per quanto diffusa è difficile da trattare. Uno studio tedesco evidenzia che una psicoterapia strutturata raggiunge risultati significativamente migliori della psicoterapia di supporto aspecifica.

(Reuters Health) – Una psicoterapia personalizzata nella depressione cronica è superiore- anche se di poco – alla terapia aspecifica sia nel migliorare i sintomi che la qualità della vita. “La depressione cronica – ha detto Elisabeth Schramm dell’Università di Friburgo, principale autrice dello studio a riguardo – è una malattia molto diffusa e invalidante, spesso associata a comorbidità e a traumi precoci ed è considerata difficile da trattare”. I ricercatori hanno valutato l’efficacia dell’approccio cognitivo comportamentale (CBASP), una forma di terapia specificamente progettata per il trattamento della depressione, diversa della aspecifica psicoterapia di sostegno.
 
Lo studio
Lo studio multicentrico randomizzato, i cui risultati sono stati pubblicati su JAMA Psichiatry, ha incluso pazienti con depressione cronica ad insorgenza precoce che non assumevano farmaci antidepressivi: 137 hanno ricevuto CBASP e 131 psicoterapia di sostegno. L’età media dei partecipanti era di 45 anni, il 70% rappresentato da donne. I partecipanti hanno ricevuto 24 sessioni di trapia per oltre 20 settimane nella fase acuta della depressione, seguita da 8 sessioni di mantenimento per le seguenti 28 settimane. Al basale i punteggi della scala HRSD-24 erano di 27,1 nel gruppo CBASP e di 20,39 nel gruppo con terapia di supporto. Una differenza significativa.
 
I punteggi medi a 48 settimane erano 14,00 per il gruppo CBASP e di 16,49 per quello con terapia di supporto. I pazienti sottoposti a CBASP hanno avuto maggiore probabilità di rispondere al trattamento o esperienze di remissione dopo 20 settimane. Inoltre, hanno anche mostrato vantaggi significativi nella maggior parte dei risultati secondari tra cui i sintomi depressivi auto-riferiti e la qualità della vita connessa alla salute mentale.
 
“Il principale risultato di questo studio è che i pazienti con esordio precoce di depressione cronica, considerata difficile da trattare, hanno migliorato in modo significativo i sintomi depressivi e la qualità della vita con entrambi gli approcci di trattamento – ha dichiarato Schramm – ma una psicoterapia specifica e altamente strutturata si è dimostrata più efficace della terapia di supporto aspecifica, l’aggiunta di una psicoterapia prolungata nella fase acuta sembra essere molto promettente in questa popolazione di pazienti”.
 
Ulteriori ricerche dovranno chiarire se la combinazione o l’aumento della CBASP con strategie farcologiche aumenterebbero i risultati del trattamento. Inoltre, altre opzioni di trattamento psicologico, come ad esempio gli interventi modulari basati sulla personalizzazione delle caratteristiche e e le comorbidità del paziente, potrebbero essere utili.
 
Fonte: JAMA Psichiatry
 
Marilynn Larkin
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science) 

© RIPRODUZIONE RISERVATA