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Lunedì 13 FEBBRAIO 2017
San Filippo Neri. Zingaretti firma decreto di autorizzazione per due nuove camere operatorie

La firma dell’atto permette il potenziamento a pieno regime dell’attività dei due blocchi operatori multidisciplinari  e l’apertura dei locali destinati all’Urp e area accoglienza. Il primo blocco operatorio sarà dedicato alla sezione di anatomia e istologia patologica, il secondo a disposizione della sezione ginecologia–parto.

“Firmato dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il decreto con cui si conclude l’iter formale di autorizzazione per i due nuovi blocchi operatori dell’ospedale S. Filippo Neri: il primo dedicato alla sezione di anatomia e istologia patologica, e il secondo a disposizione della sezione ginecologia–parto”. A comunicarlo una nota della Regione Lazio.

La firma dell’atto, si spiega nella nota, “permette il potenziamento a pieno regime dell’attività dei due blocchi operatori multidisciplinari ospitati presso gli edifici A e B dell’ospedale e l’apertura dei locali destinati all’Ufficio relazioni con il pubblico e area accoglienza”.

Il blocco travaglio-parto è dotato di 3 sale travaglio-parto autonome e di ampie dimensioni, ciascuna con una propria isola neonatale, 2 camere operatorie per parti cesarei elettivi e in urgenza, stanza per l’osservazione post-partum e stanza per l’osservazione breve. Un desk operativo monitorizzato permetterà il controllo costante delle gestanti. Nuove attrezzature, tra cui vasca per il travaglio e il parto in acqua.

Anatomia patologica è stata realizzata al primo piano del Corpo A in un’area dedicata interamente ai laboratori dell’anatomia e istologia patologica della ASL Roma 1, un polo di eccellenza comprendente una sezione di biologia molecolare e un sistema di gestione informatizzata che garantisce tracciabilità ed efficienza del percorso diagnostico.

“L’anatomia patologica del San Filippo Neri – spiega la nota - è centro di riferimento anche per la ASL Roma 4 e la ASL di Rieti, con un bacino di utenza oggi superiore a 1.400.000 abitanti. E’ in grado di eseguire diagnostica molecolare avanzata fino alla ‘biopsia liquida’, ovvero con analisi di DNA circolante come monitoraggio di pazienti affetti da neoplasia, e telepatologia con vetrino digitale per lo scambio tra laboratori di casistiche e consulenze”.

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