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Mercoledì 15 FEBBRAIO 2017
Gli spazi del Pirellone per la sede Ema. Per il Consiglio regionale “è un’ipotesi del tutto irreale”

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale interviene su un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore: “L’affermazione secondo la quale ‘Il Pirellone in buona parte si è svuotato dopo la razionalizzazione degli uffici in Piazza Lombardia nel nuovo complesso della Regione’ è assolutamente falsa”. È dunque “alquanto sorprendente che si possa anche solo immaginare una disponibilità di Palazzo Pirelli per ospitare i circa 900 dipendenti di Ema”.

Il Consiglio regionale della Lombardia “è naturalmente conscio dell’importanza di una collocazione di Ema a Milano e comunque in Lombardia: a tal proposito si considera impegnato a favorire ogni possibile condizione affinché ciò possa avvenire, ritenendo l’agenzia un’occasione unica di sviluppo sia economico che scientifico per la comunità regionale”. Ma utilizzare gli spazi del Pirellone per la sede Ema “è un’ipotesi del tutto irreale”

Lo afferma l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale in una nota che interviene su quanto affermato in un articolo che titola “Ipotesi Pirellone per la sede Ema”, pubblicato da Il Sole 24 Ore. Infatti, precisa l’ufficio di presidente del Consiglio, “l’affermazione secondo la quale ‘Il Pirellone in buona parte si è svuotato dopo la razionalizzazione degli uffici in Piazza Lombardia nel nuovo complesso della Regione’ è assolutamente falsa. E’ infatti noto che Palazzo Pirelli è attualmente occupato fino al 25° piano da uffici del Consiglio regionale e delle Authorities regionali (Corecom, Difensore regionale e Garante per l’Infanzia) e che dal 25° fino al 30° piano gli spazi sono occupati da uffici della Giunta regionale, dall’ARCA (agenzia regionale centrale acquisti SpA), l’Arac (Agenzia regionale anti-corruzione), l’Ente Navigli Lombardi, Explora e da pochi giorni Human Technopole. Alcuni piani assegnati al Consiglio regionale ospitano tra l’altro anche sale di riunione e in particolare le sale delle Commissioni e l’Aula, luoghi dove ogni settimana, dal lunedì al venerdì, avvengono riunioni pubbliche che i giornalisti frequentano e conoscono bene”.

Di conseguenza, secondo l’Ufficio di presidenza del Consiglio “è alquanto sorprendente che si possa anche solo immaginare una disponibilità di Palazzo Pirelli per ospitare i circa 900 dipendenti di Ema (l’Agenzia europea del farmaco)”.

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