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Mercoledì 15 MARZO 2017
Amianto, emergono nuove patologie correlate. Ona: “Elenco Inail va aggiornato”

Tra le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto ci sarebbero anche il cancro alla laringe e alle ovaie. È questo il parere dell’International Agency for Research on Cancer, punto di vista scientifico che l’ONA, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto vuole ufficializzare. Chiede un incontro con l’Inail per inserire queste patologie nell’elenco già esistente.

Il mesotelioma, in Italia, è l’ottava causa di morte. È un tumore che si origina dalle cellule del mesotelio per effetto delle fibre di amianto.
Placche, ispessimenti pleurici, mesotelioma pleurico, pericardico, peritoneale, della tunica vaginale e del testicolo, carcinoma polmonare sono alcune delle patologie che l’Inail riconosce come correlate a questa malattie. Ma l’ONA, l’Osservatorio Nazionale sull’Amianto, ha avviato un censimento esteso a tutte le patologie che lo IARC qualifica come correlate e chiede un incontro con l’Inail per l’aggiornamento dell’attuale elenco. Secondo Iarc 2012 (International Agency for Research on Cancer), tra le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto rientrano anche il cancro alla laringe e alle ovaie, ed, inoltre è stata confermata l’associazione tra esposizione ad amianto e maggiore incidenza di cancro alla laringe, allo stomaco e al colon retto.

“Sulla base delle evidenze scientifiche, e alla luce dell’elaborazione dei dati epidemiologici – ha detto Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto -, riteniamo che la possibilità di valutazione di un aggiornamento dei riconoscimenti Inail sia doverosa. Ricordiamo che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono oltre 107.000 i decessi tra i soli lavoratori italiani per patologie asbesto correlate. Ed è proprio per questo – ha continua l’avvocato – che il nostro obiettivo è quello di far emergere la pericolosità di questa esposizione in toto (riferita anche ad altre patologie, non solo a quelle contemplate nelle tabelle Inail), proprio per riuscire a tutelare i cittadini nel modo più integro possibile”.
 
I numeri della strage
In Italia, secondo i numeri del cancro 2016 di Aiom/Airtum, sono stati circa 1.900 i nuovi casi diagnosticati, con un particolare incremento oltre i 50 anni, un dato che va ben oltre quelli diffusi da ONA. Sono 2.732 i pazienti, ad oggi, con diagnosi di mesotelioma. Sarebbero 6 mila, invece, i decessi causati da patologie correlate. In Italia, un uomo ogni 234 rischia di sviluppare questa malattia, 1 su 785 le donne a rischio. Ci sono 2.400 scuole italiane in cui è presente l'amianto. Nel solo Lazio un istituto su 5 non è a norma e nella Regione sono 844 i casi di mesotelioma maligno accertati dal 2001 al 2015. Per rimuovere totalmente ogni traccia di amianto dal territorio italiano ci vorrebbero mille anni.

L’impegno dell’ONA
L’ONA, dal 2008, è rappresentativa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime dell’amianto, li tutela, materialmente e moralmente. 
Prosegue con le sue indagini epidemiologiche proprio a dimostrazione della correlazione tra l’esposizione all’amianto e una maggior incidenza di tumori riconosciuti, oltre al mesotelioma, non solo attraverso le segnalazioni alle varie sedi e attraverso i suoi iscritti, ma anche attraverso la piattaforma web www.onarepac.it, alla quale tutti i cittadini possono accedere, segnalando, in modo anonimo, casi di patologie di asbesto correlate e avere tutte le informazioni dell’impatto che questo killer silenzioso riversa sulla salute umana, ben oltre la rilevazione dei casi già noti di mesotelioma.

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