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Venerdì 17 MARZO 2017
Rischio cardiovascolare. Test non invasivi affidabili per la previsione

I risultati dei test non-invasivi per predire la malattia coronarica sono paragonabili a quelli ottenuti con l’angiografia coronarica invasiva classica. A dimostrarlo è uno studio USA pubblicato da Radiology.

(Reuters Health) - Per confrontare l’affidabilità – in termini di previsione del rischio cardiovascolare – delle metodiche diagnositiche invasive e non invasive, Joao Lima e colleghi, della Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora, hanno arruolato 379 persone che si erano sottoposte ad angiografia coronarica invasiva tra il 2009 e il 2011. Prima di questa procedura tutti i partecipanti allo studio sono stati sottoposti anche ad angio TC, a una TC miocardica a perfusione sotto stress e a una tomografia ad emissione (SPECT).
 
Lima e colleghi hanno quindi messo a confronto il valore della angio TC insieme alla TC miocardica rispetto a angiografia invasiva e SPECT nella capacità di predire il rischio cardiovascolare. Il 13,5% dei pazienti ha avuto un evento cardiovascolare importante. A due anni, i pazienti che non avevano avuto eventi cardiovascolari gravi erano il 94% dei pazienti negativi alla angio TC e alla TC con perfusione, contro l’83% di quelli positivi a entrambi i test. Il risultato è stato simile, 93% contro 77%, tra i pazienti rispettivamente negativi e positivi ad angiografia invasiva e SPECT. Inoltre, una differenza statisticamente significativa nella sopravvivenza è stata vista tra i pazienti senza stenosi ostruttiva e quelli con tre vasi con stenosi alla angio TC e alla TC con perfusione e alla combinazione di angiografia invasiva e SPECT.
 
Fonte: Reuters Health
 
Marilynn Larkin
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

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