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Martedì 11 APRILE 2017
Epatite C. Liuzzi (DI): “Avviare Piano di eradicazione nazionale e potenziare i centri regionali”
"E' inoltre necessario mettere in campo ogni iniziativa atta a scongiurare i rischi di contraffazione cui si espongono i pazienti andando all'estero, e promuovere, nelle sedi europee più opportune una politica comune di ricerca, di promozione e di commercializzazione dei farmaci equa e sostenibile". Queste le richieste contenute nella mozione a prima firma Luigi d'Ambrosio Lettieri (Di) presentata oggi in Aula dal collega Pietro Liuzzi.
"Nel mondo ci sono 170 milioni di persone affette dal virus HCV, responsabile dell'epatite C. In Italia il numero delle persone infette, anche se non necessariamente ancora malate di epatite C, supera 1.200.000 unità. L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che è l'organismo deputato alla trattazione e alla definizione del costo dei farmaci, tramite una procedura di negoziazione durata alcuni mesi, ha definito e ammesso alla rimborsabilità il prezzo del farmaco Sovaldi, prodotto dall'azienda Gilead e utilizzato per il trattamento dell'epatite cronica da HCV. È paradossale che nel mondo il costo di detto farmaco vari a seconda del costo medio della vita e della contrattazione fatta da ciascun Paese". Così Pietro Liuzzi ha presentato in Aula al Senato, al posto del primo firmatario Luigi d'Ambrosio Lettieri (DI), la mozione sull'epatite C.
"Il costo dei farmaci, in generale, ivi inclusi quelli per la cura dell'epatite C e del Sovaldi stesso, in particolare, è sensibilmente contenuto nelle aree che registrano un prodotto interno lordo sensibilmente più basso rispetto ai Paesi del blocco occidentale. Detta disparità di costi dello stesso farmaco nei diversi mercati mondiali e la difficoltà dei pazienti di accedere alle cure hanno dato origine al cosiddetto turismo farmacologico, verso destinazioni più accessibili, per esempio l'India, tristemente noto anche in Italia. Lo scorso 21 marzo 2017 - ha aggiunto - nel corso di una conferenza stampa, il presidente dell'Aifa ha inoltre dichiarato che sono state eliminate tutte le restrizioni di accesso ai nuovi farmaci antiepatite C e che sarà predisposto un programma per l'eliminazione dell'infezione dal nostro Paese in tre anni. Il nuovo programma dovrebbe basarsi non sulla rimborsabilità dei farmaci, bensì su criteri di inclusione al trattamento curativo, in base ai quali tutti i pazienti con epatite C potranno essere presi in carico nelle strutture specializzate ed eliminare il percorso verso la terapia e le cure".
"Tutti i pazienti infine necessitano di esseri curati immediatamente - ha sottolineato Liuzzi - ovvero non possono attendere l'attuazione, allo stato indefinita, del programma annunciato dall'Aifa per eradicare la patologia. È importante sapere che il piano di eradicazione del virus messo appunto dall'Aifa e dal Governo italiano, che dovrebbe riguardare tutti i pazienti, prevede uno stanziamento di 500 milioni all'anno per tre anni, sufficienti per trattare circa 80.000 pazienti all'anno. Detta spesa, che ammonta a circa 6.000 euro per ciascun paziente, appare nettamente insufficiente alle necessità della totalità dei pazienti italiani. La nostra mozione prende atto che la specialità medicinale Sovaldi è, ad oggi, classificata tra i farmaci non rimborsati dal Servizio sanitario nazionale; che l'azienda Gilead avrebbe avanzato numerose proposte per consentire di curare tutti i pazienti affetti da epatite C in modo sostenibile per il Servizio sanitario nazionale e avrebbe affermato la propria disponibilità a collaborare con l'Aifa e il Ministero della salute per individuare un nuovo regime di trattamento".
"La nostra mozione impegna, quindi, il Governo, in primo luogo, a porre in essere ogni iniziativa idonea a realizzare, in maniera concreta, l'annunciato piano di eradicazione del virus dell'epatite C, ovvero a prevedere nuovi e più cospicui impegni di spesa a ciò preposti; in secondo luogo, a porre in essere ogni iniziativa, in collaborazione con le Regioni, atta ad ampliare ovvero potenziare il numero dei centri preposti alla cura dell'epatite C, superando i molti elementi di criticità oggi presenti sull'intero territorio italiano. La mozione impegna, altresì, il Governo a porre in essere ogni iniziativa atta a scongiurare i rischi di contraffazione cui si espongono i pazienti andando all'estero; a promuovere un tavolo di confronto permanente con le altre istituzioni a ciò preposte, le associazioni dei pazienti, le società scientifiche e gli enti di ricerca, per predisporre un piano farmaceutico idoneo per l'eradicazione concreta dell'epatite C; a promuovere, nelle sedi europee più opportune una politica comune di ricerca, di promozione e di commercializzazione dei farmaci equa e sostenibile; infine, a promuovere attività di studio finalizzate ad affermare con certezza quale degli schemi terapeutici sia migliore dell'altro", conclude Liuzzi.
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