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Giovedì 18 MAGGIO 2017
La realtà medica è ancora radicalmente omofoba



Gentile Direttore,
un articolo scritto da una psicologa sulla depatologizzazione dell'omosessualità mentre la realtà medica è radicalmente omofoba o ci ignora (come pazienti e come colleghi) mi sembra molto gentile ma ipocrita.

Spetta al SSN, alla Fnomceo, ai 104 Omceo, alle Associazioni e Sindacati Medici, alle ASL e alle Società scientifiche produrre, ognuna di loro, documenti sulla depatologizzazione e per conseguenza sui diritti sanitari delle persone e del personale Lgbt.

Allo stesso modo occorre un'allerta per un contrasto attivo all'omofobia sanitaria, l'ultimo collega, Mario Moretti, di Brescia, gradirebbe riempirci di Gas Nervino, e stabilire se è dignitoso, decorso e onorevole che un medico assuma in privato e in pubblico simili posizioni violente.

Manlio Converti
Psichiatra

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