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Martedì 30 MAGGIO 2017
Piani terapeutici e farmaci innovativi. “Basta ruolo ancillare per il medico di famiglia”

La presa di posizione è della Snamid (Società nazionale di aggiornamento per il medico di medicina generale). La richiesta è quella di aprire la prescrizione e la gestione delle terapie innovative anche ai Mmg . A partire dai cardiovascolari come i Nuovi Anticoagulanti Orali e gli anti-diabetici orali che agiscono sul sistema incretinico.

“Oggi  in un contesto di riorganizzazione del Ssn con trasferimento sul territorio di nuovi compiti e competenze, troviamo il paziente in una condizione di disparità di accesso ai nuovi farmaci innovativi quando esso viene trattato solo dal Mmg rispetto allo Specialista che ad oggi dispone di un armamentario terapeutico più adeguato alle esigenze di salute del paziente stesso”.
 
Così in una nota la Snamid (Società nazionale di aggiornamento per il medico di medicina generale) che sottolinea come “la riapertura di un tavolo di confronto di Aifa con i Sindacati e le Società Scientifiche della Medicina Generale induce a ribadire la nostra completa collaborazione nella ricerca di una strategia per l’apertura prescrittiva ai Mmg dei farmaci innovativi e il rispetto del principio di equità nei confronti dei pazienti, siano essi trattati dal loro Mmg o da un Centro Specialistico, proprio sulla base di ragioni scientifiche e di appropriatezza”.

“L’attuale condizione ancillare della Medicina Generale rispetto alla Medicina Specialistica - proseguono dalla Snamid - tende a mortificare competenze e professionalità proprie del Mmg e pertanto Snamid ritiene, alla luce delle attuali evidenze scientifiche, improcrastinabile l’apertura prescrittiva al Mmg per i farmaci innovativi cardiovascolari come i Nuovi Anticoagulanti Orali, gli anti-diabetici orali che agiscono sul sistema incretinico quali i DPP4, ed eventualmente per le nuove associazioni dei farmaci respiratori inalatori in associazione fissa, anche in considerazione dei profili di sicurezza di questi farmaci che risultano favorevoli”.

“Pertanto - conclude la nota - è auspicabile che i sopra citati strumenti terapeutici innovativi, ma ampiamente conosciuti, siano concessi anche a tutti i Mmg che ritengono di potere assistere appropriatamente i loro pazienti, in analogia ad altri colleghi internazionali”.

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