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Martedì 27 GIUGNO 2017
Infermiere di famiglia e di comunità. Nuova delibera del Piemonte per ampliare sperimentazione. Ipasvi: “Pronti a collaborare con Regione per applicazione nuovo modello”

La coordinatrice dei Collegi Ipasvi del Piemonte, Mirella Schirru, chiede a Saitta un incontro sui contenuti della delibera che amplia la sperimentazione del modello già attivo nel Cuneese in altre Asl della Regione: “Siamo a sua disposizione per ogni chiarimento e approfondimento possa portare al migliore utilizzo e ulteriore sviluppo di simili strumenti innovativi”.

Soddisfazione dei Collegi Ipasvi del Piemonte per la delibera della Regione Piemonte che, dopo la sperimentazione avviata nel Cuneese, estende il modello Consenso  (Community Nurse Supporting Elderly in a changing Society) anche ad altre realtà e, più precisamente, nell’Asl unica di Torino e nelle Asl TO3, Asti, Novara e Vco, riconoscendo la valenza strategica della figura dell’infermiere di famiglia e comunità per potenziare l’offerta di servizi territoriali e domiciliari.

Allo stesso tempo, però, l’Ipasvi Piemonte chiede di essere coinvolti nello sviluppo di tale modello. A questo scopo la coordinatrice dei Collegi degli infermieri, Mirella Schirru, presidente del Collegio di Torino, ha inviato una lettera all’assessore alla sanità, Antonino Saitta.
 
“Come abbiamo dato tutta la nostra disponibilità nel supportare da protagonisti le sperimentazioni citate, ci offriamo per fare altrettanto a livello di Regione e siamo pronti come Collegi Ipasvi a collaborare attivamente con l’assessorato perché la delibera trovi piena applicazione e, soprattutto, perché siano confermati ovunque i risultati in essa riportati”, spiega Schirru.

“Per questo – si legge nella lettera a Saitta - ringraziandola per la messa in atto di misure di questo tipo, davvero congrue  a ottimizzazione il sistema sanitario regionale , le chiediamo formalmente una convocazione in quanto diretti interessati dai contenuti della delibera nella nostra qualità di garanti della professione infermieristica e siamo a sua disposizione per ogni chiarimento e approfondimento possa portare al migliore utilizzo e ulteriore sviluppo di simili strumenti innovativi da un lato, già nelle sperimentazione della nostra Regione e nelle amministrazioni benchmark per quanto concerne l’assistenza sanitaria e la soddisfazione dei cittadini”.

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