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Venerdì 09 SETTEMBRE 2011
La Salute ai tempi di Groupon/3. Bianco (FnomCeo): “E’ un gratta e vinci della salute. Ci rivolgeremo ad Antitrust e Nas”

Per il presidente dei medici italiani, il fenomeno dei gruppi d’acquisto in sanità presenta grossi rischi. Per la trasparenza commerciale ma anche per la qualità delle prestazioni offerte. “La sanità è una cosa seria, questi fenomeni sono il ‘gratta e vinci’ della salute. Non ci fidiamo".

 
Presidente Bianco come valuta il boom che stanno ottenendo i siti internet basati sul sistema dei gruppi d’acquisto che offrono prestazioni sanitarie a basso costo?
 
Occorre innanzitutto fare una riflessione di carattere generale. Non siamo di fronte ad un fenomeno di sanità low cost ma siamo di fronte a delle vere e proprie campagne promozionali e pubblicitarie.
 
Possiamo parlare di un modello alternativo di consumo di salute?
 
Ma quale modello alternativo. Siamo all’esasperazione del consumismo sanitario con logiche squisitamente pubblicitarie incentrate esclusivamente sul costo delle prestazioni offerte, come fossero beni di consumo qualsiasi. E tra l’altro le tariffe offerte sono ben al di sotto dei costi di produzione reali e al di sotto dello stesso valore del ticket…
 
E allora?
 
Questo modo di agire potrebbe generare la convinzione che il Ssn sia un carrozzone mangia soldi. Faccio un esempio: se un individuo acquista un’offerta di prestazione sanitaria ad un prezzo basso, mettiamo caso per una visita odontoiatrica, ma poi non riesce ad acquistarne un’altra, magari per un familiare, andrà lo stesso dal dentista che gli applicherà una tariffa classica più alta magari del 60-70%, il cittadino penserà che quel medico è un poco di buono.
 
Ma queste sono le leggi del mercato…
 
Per carità, non vogliamo costruire delle gabbie ideologiche oggi siamo in un’epoca di mercato e capisco che siamo in tempi in cui la comunicazione e l’informazione sui servizi è un meccanismo utile e prezioso per contenere i prezzi e che favorisce una scelta più consapevole dei cittadini, ma la mia impressione è che siamo di fronte ad una forte stortura del sistema. E credo che occorra mettere un punto fermo ad una giostra che ha dentro di sé elementi di scarsa trasparenza e ingannevolezza, anche nei confronti del Ssn. Bisogna difendere un sistema di qualità delle cure e giocare con le tariffe in modo così esasperato certamente non va in questa direzione.
 
 
Cosa pensate di fare, quindi?
 
Faremo un esposto all’Antitrust per verificare se questo tipo di promozione dei servizi non ha in sé elementi di scarsa trasparenza e ingannevolezza, proprio perché non tutti vi possono accedere, dato che sono dei coupon limitati, nel numero e nel tempo. Chiederemo poi alle Asl di verificare se questi servizi vengono resi nel rispetto della sicurezza e della qualità della prestazione e chiederemo ai Carabinieri del Nas se i professionisti coinvolti effettivamente fatturano a quelle cifre e se effettivamente essi onorano i coupon a quella cifra. Questo sistema non è altro che un ‘gratta e vinci’ perché le offerte sono strutturate su coupon limitati e primi che li comprano sono poi quelli che li vanno ad esigere. Ribadisco, non siamo di fronte ad un cambio di scenario, bensì di fronte ad un fenomeno, e nemmeno tra i più commendevoli. La sanità, chiarisco, è una cosa seria e queste cose a mio giudizio non lo sono.

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