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Venerdì 09 SETTEMBRE 2011
Manovra. Troise (Anaao): “Bene Fazio ed Errani. Ora salviamo il Ssn"

Impossibile dare torto al ministro della Salute, Ferruccio Fazio ed al Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani quando, dopo le manovre economiche 2010 e 2011, lanciano l’allarme per la sostenibilità del sistema sanitario. È il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise, alle dichiarazioni rilasciate oggi da Fazio ed Errani alla festa dell’Udc in corso a Chianciano. Dal ministro anche il sostegno alla proposta di abolire i ticket introdotti con la manovra attraverso le tasse sul tabacco.

“Malgrado una spesa nettamente inferiore alla media OCSE – spiega Troise - e risultati di gran lunga superiori, la sanità pubblica è entrata in una fase recessiva di definanziamento e progressivo impoverimento di risorse tecnologiche e professionali, avviata ad un ruolo residuale, povera per i poveri”.
 
Per il segretario Anaao esistono delle “disparità tra Regioni, ormai eclatanti, che sono destinate a crescere, a carico non solo dei modelli organizzativi, ma della possibilità di garantire i LEA in maniera uniforme, non risparmiando nemmeno il livello di sicurezza delle cure, come i dati dimostrano. Il diritto alla salute non è più un diritto di cittadinanza, ma una condizione legata alle caratteristiche dei territori in cui capita di vivere”.
 
“Un tassello importante – prosegue Troise - di questo progressivo smantellamento di un valore fondamentale di una comunità è l’attacco portato alle categorie professionali che operano all’interno del settore, penalizzate dal Governo in maniera spropositata, e con modalità plurime, fino a capovolgere per loro le regole IRPEF, ampliare la invadenza pervasiva della politica nelle loro carriere, negare il valore di merito, competenze, risultati”.
 
“Chi ha a cuore la sanità pubblica intervenga prima che sia troppo tardi – conclude Troise - per garantirne la sostenibilità, anche utilizzando i proventi di altre entrate, quali le accise sul fumo, per abolire ticket iniqui e generalizzati, e fermare l’accanimento sui suoi professionisti. Efficienza ed efficacia in sanità non sono possibili con medici frustrati e arroccati nella medicina difensiva. È in gioco la esigibilità dell’unico diritto che la Costituzione definisce fondamentale, insieme con la dignità professionale di chi, tutti i giorni e tutte le notti, in condizioni sempre più gravose e rischiose, è chiamato a tutelarlo”.
 
Anche per questo le organizzazioni sindacali dei professionisti, dipendenti e convenzionati del SSN, continuano a mantenere lo stato di agitazione a sostegno delle ragioni della loro protesta contro i contenuti delle manovra economiche.

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