quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 07 LUGLIO 2017
Antibiotico resistenza. Bubbico: “Elaborato Piano nazionale di contrasto”. Ma per il M5S: “Grave minaccia, e il Governo tace”

"Con il piano si intende garantire una gestione unitaria delle problematiche, tanto della salute umana quanto di quella animale, individuando per ciascuna area d'azione i relativi obiettivi e le azioni da intraprendere, sia a livello centrale che regionale", ha spiegato il viceministro dell'Interno replicando oggi in Aula ad un'interrogazione sul tema presentata dal M5S. Ma per i pentastellati: "Risposta intollerabile: il Piano di contrasto non ha ancora visto la luce".

"Il Ministero della salute ha elaborato un Piano nazionale di contrasto all'antimicrobico resistenza. Con il piano si intende garantire una gestione unitaria delle problematiche, tanto della salute umana quanto di quella animale, individuando per ciascuna area d'azione i relativi obiettivi e le azioni da intraprendere, sia a livello centrale che regionale, nonché la definizione di indicatori di processo, al fine di misurare le attività di monitoraggio. Lo schema di piano, peraltro discusso con le autorità internazionali e verificato da un gruppo di lavoro multisettoriale, verrà a breve sottoposto al parere del Consiglio superiore della sanità, e a seguire verrà trasmesso in Conferenza Stato-regioni, al fine di acquisire l'intesa prevista. Si ha fiducia quindi che, attraverso l'applicazione dell'elaborando Piano nazionale di contrasto all'antimicrobico resistenza, le preoccupazioni segnalate nell'interpellanza possano essere risolte offrendo agli operatori e ai cittadini un quadro di riferimento di maggiore certezza".
 
Così il Viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, è intervenuto oggi in Aula alla Camera per rispondere all'interrogazione sul fenomeno dell'antibiotico resistenza presentata da Mirko Busto (M5S).
 
“La risposta che ci ha dato oggi il governo è intollerabile: in sostanza per il contrasto all’antibiotico-resistenza non si sta facendo nulla e il Piano nazionale di contrasto alla resistenza anti-microbica, che doveva già essere pronto, non ha ancora visto la luce. Il Ministro della Salute e tutto il governo si stanno assumendo la gravissima responsabilità di sottovalutare un’emergenza reale, che già adesso in Italia miete 6-7 mila vittime all’anno. A livello globale, l’Oms ha definito l’anti microbico resistenza un lento tsunami e l’Italia su questo che cosa fa? Nulla. Nessun dibattito politico, zero interventi”, hanno replicato i deputati del MoVimento 5 Stelle Mattero Mantero e Mirko Busto.
 
“Se la resistenza anti-microbica è un fenomeno complessivamente allarmante, lo è in particolar modo per l’Italia dal momento che secondo l’ISS siamo il primo Paese europeo per uso di antibiotici umani e il terzo per l'utilizzo di antibiotici sugli animali negli allevamenti intensivi (EMA). Proprio rispetto a questo secondo aspetto, ricordiamo che secondo molti studi all'origine di questa emergenza anti microbica ci sarebbe proprio l'utilizzo spropositato di antibiotici negli allevamenti intensivi, dove viene consumato oltre il 70 per cento della produzione mondiale di antibiotici (71% in Italia). Alla luce di questi dati dunque, oltre ad occuparci dell’emergenza sanitaria e della tutela della salute pubblica, è necessario anche ripensare le modalità di allevamento. Già adesso ci sono aziende si che stanno muovendo verso il non utilizzo degli antibiotici agli animali ma queste iniziative non possono essere lasciate al mercato: è la politica a dover gestire e guidare i processi per evitare che soluzioni orientate al semplice marketing finiscano per peggiorare di fatto la situazione", hanno proseguito.

"Resta fermo che il 24 gennaio 2017 è stata approvata la mozione del MoVimento 5 Stelle, a prima firma Mantero, con la quale il Governo si era impegnato ad adottare varie iniziative volte a contrastare il preoccupante fenomeno dell’anti microbico resistenza. Un impegno fino a questo momento disatteso. Stesso discorso vale per il Piano Nazionale contro l'antibiotico-resistenza: nonostante la Ministra Lorenzin da mesi annunci la sua imminente approvazione siamo ancora in alto mare”, concludono.

© RIPRODUZIONE RISERVATA