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Lunedì 10 LUGLIO 2017
Farmacie. In Campania sbloccato il concorso del 2009: via libera a 75 nuove sedi

Il concorso era fermo a causa del ricorso di una farmacista a cui il Tar ha riconosciuto un punteggio aggiuntivo. La Regione ha però deciso di continuare le procedure di assegnazione sulla base della graduatoria esistente, stralciando per la farmacista ricorrente una delle sedi del concorso straordinario ancora non espletato e per il quale, dunque, non esiste una graduatoria. “Pensiamo al servizio pubblico e alle legittime aspettative dei farmacisti che aspettano dal 2009”.

Sbloccato il concorso ordinario 2009 per le sedi farmaceutiche in Regione Campania, fermo a causa di un ricorso presentato da una farmacista che chiedeva un punteggio aggiuntivo per il suo lavoro svolto nelle farmacie rurali, richiesta accolta dal Tar.

Gli uffici regionali della Direzione Generale Salute hanno tuttavia assunto una particolare decisione per il prosieguo dell’assegnazione delle sedi vacanti. “Pur riconosciuto il diritto al punteggio aggiuntivo nella graduatoria, questa proseguirà nel suo corso secondo l'interpello già svolto, senza danno alcuno per i farmacisti che già avevano scelto la sede e perciò avviato già degli investimenti. Infatti si è deciso di stralciare per la farmacista ricorrente una delle sedi del concorso straordinario, ancora non espletato, e dunque senza timore di danneggiamento alcuno per i legittimi aspiranti in quanto non vi è ancora una graduatoria di legittimi vincitori”, spiega la Regione in una nota.

La soluzione, secondo quanto riferito dalla Regione, sarebbe anche “in sintonia da quanto dichiarato dalla stessa ricorrente per non inficiare le scelte già effettuate dai primi 50 farmacisti in graduatoria. Questa soluzione permetterà agli uffici regionali di proseguire nel secondo interpello per le ulteriori sedi da assegnare (25 sedi) e favorire così il servizio pubblico nelle zone disagiate”.

La Regione Campania annuncia comunque l’intenzione di appellare la sentenza del Tar Campania. “E comunque vada l'appello – precisa in conclusione -, rimane questa la linea politica dell'amministrazione: favorire il servizio pubblico e soddisfare le legittime aspettative di quei farmacisti che dal lontano 2009 attendono di poter esercitare legittime aspirazioni professionali”.

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