quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 17 LUGLIO 2017
Omeopatia. Nencioni (Boiron): “Dossier chiusi. E adesso aspettiamo le Aic dall’Aifa. Gli omeopatici non sono ‘preparati’”

Chiuso l’iter per la presentazione all’Aifa dei dossier registrativi che scadeva il 30 giugno, l’Azienda francese punta ora all’entrata a pieno titolo nel prontuario farmaceutico nazionale e si prepara a “sbloccare un’anomalia tutta italiana: la mancanza di indicazioni terapeutiche sul foglietto illustrativo dei medicinali omeopatici ‘specialità’”

“Dopo una fase lunga 22 anni in cui i farmaci omeopatici sono stati solo ‘notificati’, godendo di una autorizzazione cosiddetta ‘ope legis’ e dopo anni continue proroghe e di aspettative mancate, finalmente qualcosa si è mosso. Abbiamo presentato i dossier e ora siamo in attesa dell’Aic dell’Aifa”
 
Così Silvia Nencioni AD e Presidente di Boiron Italia in una nota ha commentato la chiusura dell’iter, il 30 giugno scorso, per la presentazione dei dossier registrativi degli omeopatici all’Aifa che dovranno ora essere valutati entro il dicembre 2018 e ricevere le Aic: “Ciò significa che, dal 2019, i farmaci omeopatici entreranno a pieno titolo nel prontuario farmaceutico nazionale”.
 
“Da 20 anni ho vissuto in prima persona il processo di regolarizzazione – ha dichiarato – le aspettative e poi la frustrazione perché ogni volta non era mai quella buona. Nel frattempo la nostra Azienda è andata avanti nel suo progetto. Quando sono entrata in Boiron era impensabile immaginare che gli omeopatici entrassero a pieno titolo negli ospedali ad esempio. Oggi In Italia questi farmaci sono sempre più utilizzati anche in ambito ospedaliero e con ruoli di tutto rispetto. Penso al supporto che possono dare in oncologia, dove vengono impiegati per diminuire gli effetti collaterali di chemioterapici e radioterapici, rendendo molto meno invasivi i trattamenti convenzionali necessari. Qualcosa che in Francia accade sin dalla Presidenza di Mitterand con il Progetto Cancro, ma che in Italia, pareva un obiettivo quasi impossibile. Il processo di registrazione degli omeopatici rappresenta quindi una tappa importante della legittimazione di questi farmaci, soprattutto nel nostro paese appunto, in cui sono spesso accusati di non dare le stesse garanzie di quelli che vengono comunemente chiamati farmaci convenzionali”.
 
Oltre la semplice notifica. Finalmente, con la presentazione dei Dossier, ha aggiunto Nencioni “stiamo andando oltre la semplice ‘notifica’ grazie a cui gli omeopatici hanno potuto ‘sopravvivere’ in una terra di mezzo in tutti questi anni. Ciò significa che, dal 2019, i farmaci omeopatici entreranno a pieno titolo nel prontuario farmaceutico nazionale. Questa regolarizzazione sta dando e darà sicuramente fastidio a chi contesta questi medicinali, a chi li chiama ancora ‘preparati’ in senso dispregiativo, a chi spende il suo tempo in una battaglia ideologica contro l’omeopatia”.
 
La Francia, ricorda l’Ad di Boiron Italia, da circa 50 anni annovera gli omeopatici tra i medicinali rimborsati e di recente, in Germania, la “Farmindustria tedesca” ha dichiarato di sostenere l’omeopatia come terapia efficace per i pazienti, a volte anche come medicina di prima scelta, mentre in Svizzera, dal 1 agosto, entrerà in vigore a tempo indeterminato la nuova legge sulla rimborsabilità delle Medicine Non Convenzionali.
 
“Siamo pronti per la nostra prossima battaglia – ha quindi concluso – spero si possa lavorare insieme alle istituzioni per sbloccare un’anomalia tutta italiana: la mancanza di indicazioni terapeutiche sul foglietto illustrativo dei medicinali omeopatici ‘specialità’; a nostro parere un fatto davvero molto penalizzante per il paziente, a cui sono negate informazioni fondamentali per la sua salute”.
 
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA