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Lunedì 24 LUGLIO 2017
Rinnovo convenzione. Fimmg pronta a stato di agitazione

“La mobilitazione generale non può più aspettare. È una mossa indispensabile sia per il rinnovo dell’Acn, che per il rifinanziamento del Fsn”. È chiara la posizione della Fimmg. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, che ha già avviato tutte le procedure necessarie per proclamare lo stato di agitazione. Il segretario nazionale Scotti: “verificheremo nei prossimi giorni quale è la reale volontà delle istituzioni. Poi prenderemo le nostre decisioni”.
 


Stato di agitazione, lotta sindacale, fino allo sciopero generale. Potrebbero essere queste le prossime mosse che la Fimmg, la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, metterà in campo per esprimere la sua posizione in merito al rinnovo dell’Acn. Il Consiglio Nazionale della Federazione ha già dato mandato al Segretario nazionale e all’Esecutivo di eseguire tutte le procedure necessarie.
 
Il mancato rinnovo della Convenzione impedisce l’attivazione di idonei strumenti per la gestione delle patologie croniche che interessano circa il 40% dei cittadini italiani”. È la stessa Fimmg a lanciare l’allarme, specificando le conseguenze scaturite dal ritardo dell’aggiornamento dell’atto di indirizzo. Un aggiornamento, ha aggiunto la Federazione necessario per l' “avvio del tavolo di trattative con la Sisac”.
 
“La carenza di medici di medicina generale, derivante dalla gobba pensionistica e da un numero insufficiente di posti messi a bando per la formazione specifica in medicina generale, non potrà trovare una esaustiva soluzione – ha continuato la Fimmg - senza un serio rinnovo dell’Acn”.
 
Il Consiglio nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale considera “indispensabile per la categoria giungere nel breve tempo a un rinnovo contrattuale che consenta ai medici della Fimmg e non solo – anche ai medici di famiglia, di continuità assistenziale, di emergenza sanitaria, di medicina dei servizi, di medicina penitenziaria, dei medici Inps - di ottenere l’adeguamento delle competenze economiche stanziate nell’ultima legge finanziaria anche come conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale n.178/2015 che ha definitivamente sbloccato il rinnovo contrattuale, oltre che normativo economico”.
 
Ritiene inoltre “inaccettabile che la politica parlamentare non affronti il problema del rifinanziamento del Fsn in vista della prossima legge di stabilità”. Per questo valuta indispensabile avviare una mobilitazione generale della categoria per il rinnovo dell’Acn, il rifinanziamento del Fsn e una seria politica di sostegno al ricambio generazionale per garantire ai cittadini italiani un Ssn equo, universale e solidale.
 

Verificheremo nei prossimi giorni quale è la reale volontà delle istituzioni per poi assumere le decisioni conseguenti sulla dichiarazione dello stato di agitazione e le altre forme di lotta sindacale – ha concluso il segretario nazionale di Fimmg Silvestro Scotti - C'è in programma in settimana un incontro con il ministro della Salute e uno con le Regioni, quest'ultimo annunciato ma non ancora convocato”.

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