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Mercoledì 26 LUGLIO 2017
Ospedale Maggiore di Trieste. Presentato nuovo laboratorio Hub

Il laboratorio unico, che interessa l’area giuliano-isontina, sarà completato nel 2018, ma è già in parte attivo. Il passaggio al nuovo modello di Laboratorio ha comportato un investimento di 1,5 milioni di euro per l’adeguamento delle attuali strutture all’interno dell’Asuits. Telesca: “Con Hub di Trieste esami più veloci e di qualità”

Esami clinici più veloci e di maggiore qualità. Questo il biglietto da visita della nuova struttura sanitaria presentata oggi all’Ospedale Maggiore di Trieste, un laboratorio all’avanguardia che sostituisce gli attuali centri di esame disseminati in diversi ospedali, rendendo più efficace e meno dispendiosa l’analisi delle provette.
 
La nuova struttura che interessa l’area giuliano-isontina del Friuli Venezia Giulia è stata presentata alla presenza dell’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, del direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste (Asuits), Nicola Delli Quadri, del direttore generale del Burlo Garofolo, Gianluigi Scannapieco, e dell’assessore ai Servizi e alle Politiche sociali del Comune di Trieste, Carlo Grilli.
 
Il laboratorio unico sarà completato nel 2018, ma l’opera è per la maggior parte già attiva. Dal 2015, infatti, all’Ospedale Maggiore è in funzione il “Core Lab”, la piattaforma tecnologica ad alta automazione che processa il doppio dei campioni rispetto al passato e che allo stesso tempo richiede l’impegno di un minor numero di tecnici. Maggiore è invece la capacità di analisi, essendo state attivate, tra l’altro, nuove linee analitiche dedicate alla diagnosi di malattie degenerative del sistema nervoso, nonché dell’ambito cardio-polmonare e oncologico.
 
Sempre due anni fa è stato anche riorganizzato il laboratorio dell’Ospedale di Cattinara, attivo 24 ore su 24 e che offre risposte rapide per i casi di urgenza. Nell’anno scorso, inoltre, è stata ultimata l’unificazione del laboratorio centrale al Maggiore con l’Istituto Burlo Garofolo, all’interno del quale è stato creato anche un punto di supporto denominato Spoke.
 
“Centralizzare una serie di esami vuol dire standardizzare la qualità e renderla più alta per tutti i cittadini – ha detto Telesca – oltre all’innalzamento della qualità, questo Hub ci permette anche di dare dei servizi importanti ai cittadini, come ad esempio i referti on line e tutta una serie di facilitazioni che agevolano la vita del cittadino”.
 
Telesca ha quindi lodato l’impegno dei professionisti che hanno lavorato al progetto, tra questi il direttore del dipartimento di Medicina di Laboratorio, Maurizio Ruscio, eCinzia Spagno, direttrice informatica dell’azienda ospedaliera triestina.
 
Come ha spiegato Ruscio, l’opera di messa in rete dei laboratori sarà ultimata il prossimo anno con l’unificazione delle attività con le strutture di Monfalcone e Gorizia dell’Azienda per l’assistenza sanitaria n.2.  A questo proposito Telesca ha aggiunto come non tutte le provette saranno trasferite dagli attuali centri nel Laboratorio unico. Al Maggiore, infatti, saranno analizzati solamente i campioni per cui è più opportuna l’elaborazione ad alto profilo tecnologico di cui può disporre la nuova struttura al centro di Trieste.
 
Il passaggio al nuovo modello di Laboratorio ha comportato un investimento di 1,5 milioni di euro per l’adeguamento delle attuali strutture all’interno dell’Asuits, di 370mila euro per la creazione dello Spoke al Burlo Garofolo e di circa 1,1 milioni di euro per l’ammodernamento e la messa in rete delle strutture isontine. La previsione e che al completamento del progetto si possa passare dagli attuali 4 milioni di esami all’anno a un totale di 7 milioni.

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