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Giovedì 22 SETTEMBRE 2011
Tbc al Gemelli. Sette indagati. Policlinico: “Pronti a collaborare”

Si tratterebbe, secondo le prime indiscrezioni diffuse dalla stampa, di sei dipendenti del Gemelli a cui si aggiunge il medico di base dell’infermiera sui cui era stata riscontrata l’infezione. Il Policlinico: “Prendiamo atto con serenità di quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Roma e confermiamo la volontà e la piena disponibilità a collaborare”. Poi ribadisce: “Non è in atto nessuna epidemia”.

Sei dipendenti del Policlinico Gemelli di Roma e il medico di base dell’infermiera su cui era stata riscontrata l’infezione di Tbc sono stati iscritti nel registro degli indagati. La notizia, diffusa ieri sera da diversi organi di stampa, è stata poi ufficialmente commentata da una nota del Policlinico che afferma come il Gemelli “prende atto con serenità di quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Roma e conferma la volontà e la piena disponibilità a collaborare per chiarire in tutti i suoi aspetti la vicenda relativa all’infezione tubercolare rilevata nel reparto di Neonatologia, con particolare attenzione a quelli di carattere scientifico, clinico ed epidemiologico. Si sottolinea in proposito che i casi di soggetti malati di Tbc sono due (l’infermiera e una bambina) e che tale circostanza dimostra che nessuna epidemia è in atto”.
“Come già ricordato nelle scorse settimane – continua la nota del Policlinico -, l’ampiezza e la straordinarietà delle verifiche effettuate e ancora in corso, congiuntamente all’azione intrapresa dal Gemelli e dalla Regione Lazio, confermano e garantiscono ulteriormente la sicurezza del Policlinico e il rinnovato impegno di tutti gli operatori al servizio dei pazienti di Roma, del Lazio e dell’Italia intera”.
Nell’esprimere “fiducioso rispetto per l’azione della Magistratura”, il Policlinico sottolinea poi che gli avvisi di garanzia “sono strumenti finalizzati a consentire a ciascuno degli interessati di esporre tutti gli argomenti atti a rappresentare la propria posizione e la correttezza del proprio operato in relazione ai fatti oggetto delle indagini, il cui avvio costituisce in questo caso un atto dovuto, anche a fronte delle denunce pervenute”. E “confida che i risultati cui perverranno le indagini della Procura della Repubblica, unitamente all’attività delle Commissioni di esperti istituite dalla Regione Lazio e dallo stesso Policlinico per un approfondimento scientifico del caso, contribuiranno a suggerire indicazioni utili in tema di salute pubblica, e in particolare per la sorveglianza, il controllo e la profilassi della TBC in ambito ospedaliero, al fine di più efficacemente contrastare un fenomeno – la diffusione della TBC – che negli ultimi anni si sta riproponendo anche nelle società più avanzate”.
 
Il Gemelli ricorda infine che allo scopo di fare “chiarezza scientifica sulla vicenda e acquisire qualificate indicazioni circa l’ipotizzata epidemia”, ha insediato una Commissione di esperti di fama internazionale che hanno già avviato il loro lavoro e che è così composta:
1)      prof. Giampiero Carosi, Past President della Società italiana di malattie infettive e tropicali, che avrà il ruolo di Coordinatore;
2)      dr. Richard Chaisson, Director of the Johns Hopkins Center for Tuberculosis Research, Baltimora;
3)      dr. Ruth Gelletlie, Director of Emergency Preparedness and Response, Health Protection Agency, London;
4)      prof.ssa Raffaella Giacchino, già direttore dell’Unità operativa di infettivologia, IRCCS pediatrico “G. Gaslini”, Genova;
5)      prof. Jean-Pierre Zellweger, Medical adviser for TB, Swiss Lung Association, Berne.
 
 
 

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