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Giovedì 14 SETTEMBRE 2017
Carenza medici. Fnomceo e Omceo Bari rilanciano l’allarme. Intanto Oliveti (Enpam) incontra Fedeli. E per finanziare le borse di studio si pensa al modello “americano”

Alla vigilia delle Giornate di Approfondimento sulla Formazione del Medico, organizzate dall’Ordine barese con la Fnomceo, i presidenti Filippo Anelli e Roberta Chersevani richiamano l’attenzione della politica sul tema: “Serve un aumento delle borse di studio per la medicina generale e le specializzazioni”. Il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti, ha incontrato la Ministra Fedeli, per valutare le possibili soluzioni. Tra le ipotesi avanzate, quella di concedere agli studenti prestiti d’onore da restituire nei successivi 20 anni.

“I giovani medici hanno grande difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, per questo abbiamo chiesto un aumento del numero di borse di studio di specializzazione e del corso in medicina. Una soluzione può essere quella avanzata dall’Enpam; in questi giorni Alberto Oliveti ha incontrato la Ministra Valeria Fedeli per poter finanziare le borse del corso in medicina generale e di specializzazione concedendo prestiti d’onore agli studenti, da restituire nei successivi 20 anni”. La pensa così Filippo Anelli, presidente OMCeO Bari, che alla vigilia delle Giornate di Approfondimento sulla Formazione del Medico, organizzate dall’Ordine in collaborazione con la Fnomceo (la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici) al Castello Svevo il 15 e 16 settembre, ha rilanciato l’allarme sulla carenza di medici insieme alla presidente Fnomceo Roberta Chersevani.

“Sono drammatici i numeri relativi alla futura carenza di medici all’interno del servizio sanitario nazionale: 15mila i medici di medicina generale usciranno dal sistema nei prossimi 5 anni, considerando un’età media di pensionamento di 67 anni. Ogni anno, a fronte quindi di un’uscita di circa 3mila medici all’anno, si diplomano al Corso di Medicina Generale solo 900/950 medici. Le graduatorie non sono un serbatoio sufficiente, dato che dei 30mila medici apparentemente in attesa di occupazione stabile, oltre il 60% ha più di 50 anni. Solo il 40% - quindi circa 12mila medici – sono potenzialmente attivabili. Anche in area ospedaliera la situazione è critica: nei prossimi 10 anni da 50 a 56mila medici sono in uscita. A questa emorragia si aggiungono i 1500 giovani medici laureati o specializzati che ogni anno si traferiscono all’estero perché bloccati dall’imbuto formativo e sospesi in un limbo che non consente l’accesso al mondo del lavoro stabile”, spiegano Fnomceo e Omceo Bari in una nota congiunta.

E la presidente Chersevani osserva: “In questi giorni i nostri governanti parlano di ripresa in molti settori e di uscita dalla crisi. Non si sente però mai parlare di salute. Eppure, la popolazione deve sempre più spesso ricorrere all’out of pocket per accedere a prestazioni sanitarie in tempi utili. Abbiamo ridotto i posti in ospedale e non abbiamo potenziato il territorio. Dobbiamo essere preoccupati tutti e tutelare un sistema sanitario universale, sostenibile e di qualità.”

Alla conferenza stampa di presentazione delle Giornate di Approfondimento sulla Formazione del Medico hanno preso parte Roberta Chersevani - Presidente Fnomceo, Filippo Anelli - Presidente Ordine dei Medici di Bari, Franco Lavalle - Vice-Presidente Ordine dei Medici di Bari, Roberto Stella – Coordinatore Area Strategica Formazione Fnomceo.

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