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Martedì 19 SETTEMBRE 2017
Tecnici Sanitari di radiologia medica. In Italia sono quasi 30 mila. “Consapevolezza e appartenenza”, il 17° Congresso Nazionale

Un esercito di 28.500 professionisti. Tanti sono in Italia i Tecnici Sanitari di radiologia medica. Per loro, la Federazione nazionale dei Collegi professionali che li rappresenta, ha fissato, per il 29 e 30 settembre, l’appuntamento con il17° Congresso nazionale della categoria. L’evento, dal titolo “Consapevolezza e appartenenza”, si terrà a Napoli, alla Città della Scienza. IL PROGRAMMA.

Al centro c’è la persona e la necessità di soddisfare i suoi bisogni per restare in salute. È partendo da questo presupposto che la Federazione nazionale dei Collegi professionali dei Tecnici sanitari di radiologia medica (Fncptsrm) ha ideato il suo 17° Congresso Nazionale. La principale novità di questa edizione è la metodologia dei corsi monotematici non più suddivisi per branca radiologica o per tecnologia, bensì per organo-distretto-sistema.
 
Questa innovativa impostazione, così come spiegato dai promotori dell’evento, “contribuirà ad accrescere la consapevolezza dei singoli Tecnici sanitari di radiologia medica (Tsrm) di operare all’interno di processi complessi, migliorando la qualità e l’efficacia dei loro contributi professionali, in termini sia tecnici sia relazionali”.
 

“Il Congresso – hanno aggiunto gli organizzatori – permetterà di perfezionare il confronto e la collaborazione con i colleghi che operano in altre branche dell’area radiologica e con le altre professioni sanitarie. Un evento che tratterà i temi tecnici e tecnologici propri dei Tsrm in una prospettiva funzionale, di processo”.
 
A completare il Congresso quattro sessioni plenarie su argomenti che interessano tutti i Tsrm, a prescindere dalla branca in cui operano e dalle attività che in essa svolgono.
 
La prima sarà dedicata agli aspetti giuridici e medico-legali, alla luce delle recenti disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie: legge 8 marzo 2017, n. 24 (tra gli altri, interverrà l’estensore e relatore della legge).
 
La seconda sessione,  ai volumi di attività, alla ricerca di un’indispensabile equilibrio tra domanda e offerta, tra quantità e qualità, tra l’oggettiva efficacia delle prestazione e la percezione soggettiva di chi ne fruisce (tra gli altri, interverranno Cittadinanzattiva, Slow medicine e Fiaso).
 
La terza sessione approfondirà la formazione, con l’obiettivo di condividere gli strumenti più efficaci per trasferire conoscenze, abilità e capacità relazionali, nonché per valutare i percorsi formativi, affinché nel tempo si mantengano adeguati a quanto i cambiamenti sociali, sanitari, organizzativi e tecnologici richiedono alla professione tecnica di radiologia (tra gli altri, interverranno il rappresentante Tsrm in seno alla Commissione nazionale Ecm e CoGeAps).
 
Ultima , la sessione multi-interprofessione, in cui si testimonierà come anche l’opera professionale del Tsrm è nel tempo stata chiamata a compiersi in ambiti sempre più diversificati e complessi, per agire all’interno dei quali è indispensabile adottare modalità interprofessionali che vadano al di là della mera sommatoria dei diversi contributi e siano capaci di creare un’identità comune, anche su base culturale e valoriale (tra gli altri, interverranno il prof. Cosmacini, storico della medicina, e, per presentare i primi risultati dell’indagine interna intrapresa ai sensi del protocollo di collaborazione che la Fncptsrm ha sottoscritto con la rete di Illuminiamo la salute, la senatrice Dirindin e don Ciotti).
 

L’identikit del Tsrm
Il Tecnico Sanitario di Radiologia Medica è una delle 27 professioni sanitarie del nostro Paese. Per esercitare il Tsrm deve conseguire la laurea in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (Trmir) e, contestualmente, essere abilitato. Alla formazione universitaria di base possono seguire la laurea magistrale, master di I e II livello, dottorati di ricerca. Come tutte le altre professioni sanitarie, il Tsrm è tenuto a seguire con profitto dei percorsi di formazione continua (Educazione continua in medicina, Ecm).
 
Dove opera
Il Tsrm opera in radiologia, in medicina nucleare, in radioterapia, nei laboratori di emodinamica ed elettrofisiologia, nelle sale operatorie, nei reparti di degenza e a domicilio, nelle fisiche sanitarie. La maggior parte dei TSRM opera nel pubblico, ma è in aumento il numero di quelli che lo fanno nel privato o che sono liberi professionisti. Una parte dei professionisti è attiva con funzioni di coordinamento e gestionali, nei sistemi informativi, nella stampa 3D, nella ricerca e nella formazione.
 
Cosa fa
Conduce, in ospedale, sul territorio e a domicilio, le indagini radiologiche (radiografie, tomografie computerizzate, risonanze magnetiche, ecografie, mineralometrie ossee, mammografie), di medicina nucleare e i radiotrattamenti per la cura dei tumori. Il Tsrm, inoltre, garantisce il supporto radiologico agli interventi di radiologia interventistica, di cardiologia invasiva, di ortopedia, neurochirurgia, gastroenterologia, e altro. Il Tsrm effettua interventi per la protezionistica fisica o dosimetrica.
 
Con chi collabora
Con maggior frequenza, con i medici radiologi, medico nucleari e radioterapisti. Collabora, inoltre, con medici di altre specialità (cardiologi, ortopedici, neurochirurghi, geriatri, gastroenterologi), coi fisici medici e con gli infermieri.
 
Qual è il suo principale contributo
L’ottimizzazione delle indagini, attraverso tecniche che, adattando le procedure standard alle caratteristiche, alle esigenze e ai limiti di ogni singolo caso, quindi di ogni singola persona, garantiscano le immagini a maggior utilità diagnostica e i radiotrattamenti a maggior efficacia terapeutica con l’esposizione e la dose più basse ragionevolmente possibili.

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