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Mercoledì 27 SETTEMBRE 2017
Parafarmacie. Conasfa: “No al contingentamento di sedi del concorso straordinario. Accesso deve essere solo per titoli e esami”

Consegnare delle sedi non scelte del concorsone ai titolari di parafarmacie in difficoltà non li potrà comunque "risarcire" di un investimento naufragato. Difficilmente sedi fallimentari o vacanti potranno risollevare i farmacisti imprenditori, senza sapere oltretutto di quali finanziamenti potranno disporre

La recente proposta di "contingentare" un certo numero di sedi del concorso straordinario a favore dei farmacisti titolari delle parafarmacie, non convince la Federazione Nazionale Associazioni Farmacisti Non Titolari (Conasfa).
 
Per Conasfa c’è un’unica via, il concorso ordinario per "titoli ed esami", “quindi accesso alla titolarità unicamente per merito, a tutela della salute del cittadino e della qualità del servizio erogato” .
 
“Lo Stato – si legge in una nota della - deve essere garante di formule eque nell'assegnazione delle sedi”.
 
“Consegnare delle sedi non scelte del concorsone ai titolari di parafarmacie in difficoltà – aggiunge Conasfa - non li potrà comunque "risarcire" di un investimento naufragato. Difficilmente sedi fallimentari o vacanti potranno risollevare i farmacisti imprenditori, senza sapere oltretutto di quali finanziamenti potranno disporre”.
 
Infine Conasfa non concorda con la tesi del Presidente Federfarma Cossolo, secondo cui i "farmaci con consolidata sicurezza" possano essere distribuiti in assenza del farmacista.
 
Per Conasfa, infatti, “molte molecole di largo uso, presenti in otc e sop, hanno subito in questi ultimi anni azioni restrittive nell'utilizzo e "allert" di farmacovigilanza in campo pediatrico”.
 
“Fofi e associazioni di categoria – conclude la nota - debbono ripensare alla figura del farmacista, come garante della salute dei cittadini ovunque eserciti la professione, senza permettere ulteriori invasioni di campo da parte di soggetti esterni al mondo del farmaco e della salute”.

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