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Giovedì 12 OTTOBRE 2017
Regione e organizzazioni sindacali siglano accordo integrativo

“La valorizzazione della persona nella sua globalità e in rapporto ai suoi contesti di vita è obiettivo strategico da perseguire in quanto la salute è patrimonio della collettività”. Questo il senso dell’AIR firmato ieri in Veneto tra l’Assessore Coletto e le organizzazioni sindacali di categoria. Un accordo che insiste sulla capillarità dell’assistenza territoriale.

In regione Veneto ieri, 11 ottobre, è stato firmato l’Accordo integrativo regionale in attuazione dell’Accordo Collettivo Nazionale reso esecutivo dal 17 dicembre 2015 mediante intesa Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per la disciplina dei rapporti con i medici specialisti ambulatoriali, veterinari ed altre professionalità sanitarie (biologi, chimici, psicologi) ambulatoriali ex art. 8 D.Lgs 502/92.
 
L’accordo è stato sottoscritto per la Regione dall’assessore alla Sanità Luca Coletto e da Maria Cristina Ghiotto da un lato, e dalle organizzazioni sindacali di categoria della specialistica ambulatoriale dall’altro. Per il Sumai Assoprof, il sindacato maggiormente rappresentativo, erano presenti Pio Attanasi e Gianfranco Tositti.
 
Tutti hanno riconosciuto, e per questo ringraziato, la Regione Veneto, nello specifico il suo presidente Luca Zaia, l’assessore alla Sanità Luca Coletto, per la sensibilità dimostrata nel condurre e nel concludere l’accordo. In particolare il direttore regionale dell’area sanità e sociale Domenico Mantoan, che lo ha sostenuto fortemente.
 
“L’accordo di per sé recepisce le Aft e di conseguenza il nuovo modo di lavorare che prevede l’integrazione tra i professionisti del territorio su cui il Veneto punta molto. C’è inoltre la volontà di attuare la presa in carico dei pazienti operando anche con la telemedicina. A parlare è Pio Attanasi, Segretario organizzativo Settore Convenzioni del Sumai Assoprof.

“Naturalmente parlando di figure del territorio – ha aggiunto Attanasi – si intendono tutte le figure, quindi oltre ai medici convenzionati ci sono gli infermieri e i tecnici. L’accordo prevede anche un forte impulso per quanto riguarda la formazione coinvolgendo tutti in modo trasversale. Molto forte è poi la spinta a lavorare in gruppo e non come singoli, prevedendo audit clinici e organizzativi tra le varie figure sanitarie”.
 
“La riduzione delle liste d’attesa rientra tra gli obiettivi dell’Accordo integrativo regionale cercando di eliminare il più possibile quegli strumenti legati all’inappropriatezza.

L’importanza dell’accordo è inoltre data anche dal fatto che per noi specialisti ambulatoriali si prevede l’espansione dell’area. Questo vuol dire che laddove si dovranno costituire le AFt e le medicine di gruppo integrate, che da noi in Veneto sostituiscono le Uccp, qualora ce ne fosse bisogno si potranno prevedere nuove assunzioni espandendo l’area specialistica elemento per noi strategico.
 

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