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Martedì 31 OTTOBRE 2017
Differenze di genere e incidenza menopausa sull’iperparatiroidismo primario. Studio del S. Croce 

La ricerca ha coinvolto 417 pazienti (93 uomini e 324 donne, 54 in fase pre menopausale e 270 nel post) seguiti dalla Struttura di Endocrinologia dell’azienda ospedaliera cuneese. L’esito dello studio ha confermato che la principale manifestazione della malattia nella donna è l’osteoporosi (52% contro il 35,5% negli uomini), nell’uomo soprattutto la calcolosi renale (50,5% contro il 33%).

Uno studio condotto dagli endocrinologi del S. Croce e Carle di Cuneo (un gruppo riconosciuto a livello internazionale per la ricerca clinica) e recentemente pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, ha evidenziato come l'avvento della menopausa sia in grado di modificare in modo rilevante le manifestazioni cliniche dell'iperparatiroidismo primario.

“Si tratta di una delle malattie endocrine più frequenti che interessa piccole ghiandole, dette paratiroidi, che si trovano subito dietro la tiroide e hanno l’azione di regolare la presenza di calcio nel sangue”, spiega in una nota il direttore della struttura Giorgio Borretta.

La ricerca ha coinvolto 417 pazienti (93 uomini e 324 donne, 54 in fase pre menopausale e 270 nel post) seguiti dalla Struttura di Endocrinologia dell’azienda ospedaliera cuneese.  

“L’iperparatiroidismo primario è una malattia non rara, curabile - aggiunge Laura Gianotti, coautrice del lavoro - ma non ancora conosciuta come lo sono invece il diabete e le malattie della tiroide”.

L’esito dello studio ha confermato che la principale manifestazione della malattia nella donna è l’osteoporosi (52% contro il 35,5% negli uomini), nell’uomo soprattutto la calcolosi renale (50,5% contro il 33%). 

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