quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 02 NOVEMBRE 2017
Medici di guardia contro lo stop alle indennità. Paolucci: “Per la Regione è stato atto dovuto”

Ai medici che protestavano presso la sede del Consiglio regionale contro il blocco delle indennità, l’assessore ha illustrato la strada di una possibile soluzione in due mosse: “Da una parte si potrebbe attivare di una contrattazione decentrata nelle Asl che permetta ai medici di recuperare le stesse somme per il futuro, mentre per il pregresso bisognerebbe chiedere al Parlamento una normativa nazionale che consenta di tornare allo status quo”.

Una trentina medici di continuità assistenziale ha manifestato martedì scoso a L’Aquila, presso la sede del Consiglio Regionale, contro la cancellazione delle indennità, prevista dalla delibera n. 398 del 18 luglio.

 “Abbiamo chiarito con due pareri dell'Avvocatura regionale – il primo del 4 agosto scorso e il secondo emesso oggi, 31 ottobre - che l'azione di recupero delle indennità corrisposte in passato ai medici di guardia è un atto dovuto e non una scelta della Giunta regionale, che ha dovuto recepirlo con delibera n. 398 del 18 luglio”, ha replicato ai medici l’assessore alla Sanità, Silvio Paolucci.

“A nulla vale la risoluzione n. 37 approvata in Consiglio sull'argomento – che prevede la sospensione della restituzione – poiché essa è superata dal secondo parere dei legali della Regione”, ha proseguito l’assessore.

Paolucci ha quindi spiegato che l’amministrazione regionale ha proposto due soluzioni: “Mentre prosegue il lavoro sull'accordo con i sindacati di categoria: attivare una contrattazione decentrata nelle Asl che permetta ai medici di recuperare le stesse somme per il futuro e per il pregresso chiedere al Parlamento una normativa nazionale che consenta di tornare allo status quo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA